MACERATA - Resta definitivamente con la mamma biologica la bimba di due anni e mezzo che era stata temporaneamente affidata a una coppia residente in provincia di Macerata. Il...
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La bambina sarebbe dovuta tornare mercoledì scorso dai genitori affidatari, ma poi il rientro era slittato in considerazione della manifestazione che si è svolta sabato scorso ad Ancona a sostegno della piccola e dei genitori affidatari, promossa dal comitato “Nati dal cuore”: uno dei punti di raccolta era proprio nei pressi della casa della coppia collocataria, così viene definita dalla legge la famiglia che ha avuto in affidamento la piccola. L’avvocato Giardini ha spiegato che la data di oggi, attesa dalla coppia come quella del ritorno, è in realtà il termine indicato dal Tribunale per i minorenni per il deposito delle osservazioni del consulente psicologo.
Nel frattempo, dovrebbe essere intervenuto un altro provvedimento che stabilisce la definitiva permanenza della bimba dalla madre naturale. In ogni caso, ora resterà a Fano, e se potrà vedere ancora i genitori affidatari, questo - ha rilevato ancora l’avvocato Giardini - potrà deciderlo soltanto la mamma. La donna, poco più che quarantenne, congolese come il sacerdote che abusò di lei, due giorni dopo il parto aveva rinunciato alla figlia, salvo poi cambiare idea, 73 giorni più tardi, e avviare un lungo e complesso iter giudiziario per poterla riavere con sé, vedendosi alla fine riconoscere dalla Corte di Cassazione il diritto al ripensamento. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico