Apiro ed Elcito cambiano volto e si trasformano in un set cinematografico

Apiro ed Elcito cambiano volto e si trasformano in un set cinematografico
APIRO  - Ieri sono terminate ad Apiro e dintorni le riprese del cortometraggio “E tutto iniziò a tremare”: si tratta di uno degli episodi che fanno parte...

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APIRO  - Ieri sono terminate ad Apiro e dintorni le riprese del cortometraggio “E tutto iniziò a tremare”: si tratta di uno degli episodi che fanno parte del nuovo film di Simone Riccioni con la regia di Federica Biondi, e che racconterà storie drammatiche di chi ha vissuto il terremoto del 2016 ma anche delle bellezze sia naturali che architettoniche del territorio dell’entroterra maceratese.

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Molte riprese sono state concentrate anche all’interno del Teatro Mestica di Apiro. Al lavoro un cast eccezionale con Lina Sastri e Giorgio Colangeli. Entrambi ospiti del Bed & Brekfast e ristorante “Lo Smeraldo” sul Lago di Castreccioni. Ieri la troupe ha concluso il lavoro tornando ad Elcito (il borgo del silenzio, il piccolo Tibet delle Marche), per alcune riprese saltate giovedì scorso causa il vento. Al termine delle riprese il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, e l’assessore comunale al Turismo, Jacopo Orlandani, lodando la straordinaria iniziativa che ha voluto essere anche una importante vetrina su di un territorio unico ed inimitabile, hanno voluto ringraziare troupe e protagonisti ma anche volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri per la «sempre preziosa e presente collaborazione» al fianco dell’Amministrazione locale. Dunque un cast eccezionale per un obiettivo chiaro: dare un forte segnale in questo periodo difficile per il mondo culturale e del cinema. E nello stesso tempo c’è anche la valorizzazione del territorio. La troupe era arrivata ad Apiro dopo aver girato diverse scene a Macerata lungo Corso Matteotti, Piazza della Libertà e via Garibaldi. Nonché alcuni locali commerciali del centro storico. Il progetto cinematografico è nato da un’idea di Elisabetta Garbati, medico ginecologo, dopo aver letto il romanzo dello scrittore maceratese David Miliozzi che ha curato la sceneggiatura insieme ad un altro maceratese, Jonathan Arpetti.

 

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Corriere Adriatico