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La storia di un matrimonio infelice, finito dopo appena tre anni dal fatidico 'si'. Una coppia di 30enni, giovani e apparentemente innamorati, diventati genitori solo da qualche mese si è lasciata per quella 'parità di genere' tanto combattuta dal marito. L'uomo ha raccontato di aver chiesto il divorzio alla moglie perché si sentiva usato, sfruttato per il suo conto in banca.
Tra i due c'era un patto non scritto: «Lavorare e badare al piccolo insieme», ma dopo il parto la donna ha deciso di non tornare in ufficio. L'ex marito nutre un forte senso di colpa per aver divorziato dalla madre del piccolo ancora in fasce, ma allo stesso tempo l'accusa di togliergli tempo prezioso da trascorrere con il figlio e di consumare tutti i soldi.
Lui in ufficio, le in casa ad occuparsi della casa e del picco appena arrivato.
I due si erano conosciuti al college nel 2019 e condividevano le stesse passioni: lo sport, il lavoro, l'ambizione e la volontà di scalare la vetta per fare carriera. Dopo le nozze e la nascita del primo (e unico) figlio, però, qualcosa è cambiato. Nonostante marito e moglie avessero deciso di dividersi equamente il lavoro a casa e quello in ufficio... la donna pare non abbia mantenuto la promessa. «Il patto era che entrambi lavorassimo e ci occupassimo di nostro figlio. Ma dopo mesi dal parto lei non ha voluto più saperne», ha spiegato l'uomo che accusa di non avere abbastanza tempo da dedicare al figlio a causa dell'ex moglie. Avrà fatto bene a lasciarla?
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