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RECANATI Fior di Grano: 30 anni, 15 punti vendita, 200 dipendenti e mille sacrifici. E soprattutto la stessa umiltà delle origini, quando il ragionier Mariano Apis, nei weekend cameriere all'attuale Villa Anton di Recanati, capisce che non vuole passare la sua vita dietro una scrivania. Lavora 4-5 anni in un panificio a Recanati fino al 1993, quando rileva un panificio insieme ai fratelli Giorgio e Paolo e la futura moglie Orietta.
La forza
Proprio la forza di una famiglia unita viene indicata dallo stesso Mariano, portavoce di Fior di Grano, come il primo elemento su cui si fonda lo sviluppo che l'attività ha registrato negli anni.
I primi express
Per compensare le minori vendite di pane, i fratelli Apis hanno ampliato l'offerta, trasformando in bar i loro punti vendita. Alcuni dei quali propongono anche dei primi piatti express. «Per la metà di febbraio 2024 tutti i nostri punti vendita verranno adeguati a bar», conferma lo stesso artigiano del pane, che ha da poco introdotto il catering e in futuro punterà anche sui pani particolari con una linea per salutisti e prodotti privi di glutine. Tra i best seller di Fior di Grano ci sono anche i dolci: la torta pere e yogurt e la corona di San Giuseppe, in omaggio al patrono di Osimo. Un dolce intrecciato con pasta di mandorle, castagne e altro. «Quello del fornaio è un mestiere destinato a scomparire. Come gli altri lavori manuali. È un lavoro duro, con ritmi incalzanti, costi che crescono e consumi che scendono. E sono pochi i giovani che vogliono imparare questo lavoro» osserva Mariano Apis. Crescere proprio come Fior di Grano. Il futuro dell'azienda si chiama Enrico, 23 anni, primo esponente della seconda generazione Apis.
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