Il Donatello torna a splendere: a Fabriano quattro anni di restauro per l'opera raffigurante San Pietro a grandezza naturale

Il Donatello torna a splendere: a Fabriano quattro anni di restauro per l'opera raffigurante San Pietro a grandezza naturale
FABRIANO Una giornata di studi dedicata al San Pietro Martire di Donatello, scultura lignea da sempre patrimonio culturale fabrianese (conservata all'interno della pinacoteca...

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FABRIANO Una giornata di studi dedicata al San Pietro Martire di Donatello, scultura lignea da sempre patrimonio culturale fabrianese (conservata all'interno della pinacoteca civica "Molajoli") e ritornata al massimo splendore dopo anni di restauro.

La vicenda

I lavori, che avranno inizio oggi alle ore 10,30 a Palazzo del Podestà, tratteranno la vicenda legata al recupero e al restauro durato quattro anni dell'opera lignea del grande scultore fiorentino del Rinascimento, l'unica attualmente presente nelle Marche, raffigurante San Pietro a grandezza naturale, vestito da domenicano e con un libro stretto al petto ritornata in città nel gennaio 2021. La statua (realizzata in legno di pioppo intagliato e dipinto) nella memoria dei fabrianesi era da sempre custodita nella chiesa di San Domenico, ma tradizionalmente ritenuta fino a pochi anni fa un'opera ottocentesca, a causa delle numerose ridipinture sovrapposte nel corso dei secoli. Il primo a riconoscere la mano dello scultore fiorentino è stato Fabio Marcelli, docente di Storia dell'arte presso l'Università di Perugia, seguito da molti altri studiosi che hanno dato credito e confermato questa attribuzione, fra cui Giancarlo Gentilini, massimo esperto del tema.

Il degrado

L'opera prima del restauro versava in uno stato di forte degrado, alterata da cadute di colore e da verniciature realizzate negli anni ma, dopo il restauro, condotto da Anna Fulimeni sotto la direzione scientifica di Pierluigi Moriconi, storico dell'arte della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio delle Marche, è ritornata a una vivace cromia e al suo aspetto originario, decisamente diverso da quello cui i fabrianesi erano abituati. Si tratta di un'opera caratterizzata da un potente naturalismo, nel quale dialogano l'intaglio e il colore, coerentemente con i valori espressivi del Quattrocento fiorentino. La scultura è stata presentata come opera certa di Donatello nella mostra "Fece di scoltura di legname e colorì. Scultura del Quattrocento in legno dipinto a Firenze", tenutasi a Firenze dal 22 marzo 2016 al 28 agosto 2016 e curata da Alfredo Bellandi. Il programma della giornata si avvierà a partire dalle ore 10.30 a palazzo del Podestà con i saluti istituzionali del sindaco di Fabriano Daniela Ghergo, del presidente di Fondazione Marche Cultura Andrea Agostini, del presidente Fondo edifici di culto (Fec) Eike Schmidt e del prefetto di Ancona Darco Pellos.

Gli interventi finali

Concluderanno la prima parte di interventi l'assessore regionale Chiara Biondi e il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi. E proprio l'assessore alla cultura marchigiano commenta così: «Un'opera di grande pregio restituita alla città che vogliamo rendere fruibile nel modo più ampio possibile. Fabriano custodisce un gioiello, finalmente recuperato, dalla storia complessa e affascinante». La giornata di studi potrà essere seguita in diretta streaming sul canale youtube della Fondazione Marche Cultura.

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Corriere Adriatico