Sul prato e nelle tribune c'è la folla che amava Michele per i suoi trionfi e per la sua normalità. Ci sono tanti campioni di ciclismo, l'amico Roberto Mancini. Tante autorità,...
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Il Fan Club
L'ultimo tributo al campione lo organizza Fabio Bucco, zio di Michele e presidente del Fan Club intitolato all'Aquila di Filottrano. «Usciamo tutti, schieriamoci ai lati della strada in quest'ultimo chilometro di Michele», dice al microfono. Così la folla si allinea sui bordi dell'ex statale 362 Jesi-Macerata che si snoda verso il cimitero, guidata da un servizio d'ordine impeccabile con polizia, carabinieri, vigili urbani, protezione civile e associazione nazionale carabinieri. Come al Giro d'Italia, apre il corteo la staffetta in moto della Stradale. La folla applaude, incita al passaggio del feretro come se l'Aquila fosse in piedi sui pedali, a spingere un rapporto agile da scalatore su un tornante dolomitico. La strada è liscia, c'è il sole e non fa freddo. Ma a quelli che battono le mani piace ricordare Michele così, con il vento in faccia. Quella faccia da bravo ragazzo che diventò campione e lo rimase in eterno.
Lorenzo Sconocchini
l.sconocchini@corriereadriatico.it
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Corriere Adriatico