AscoliDisagi, puzza e gli annosi ritardi relativi agli iter autorizzativi legati al centro per lo stoccaggio e trattamento di rifiuti liquidi pericolosi: per la giunta in carica...
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Disagi, puzza e gli annosi ritardi relativi agli iter autorizzativi legati al centro per lo stoccaggio e trattamento di rifiuti liquidi pericolosi: per la giunta in carica del Comune di Maltignano, guidata dal sindaco, Armando Falcioni, «si configura il reato ambientale. E come tale ci costituiamo parte civile in tribunale». L'avviso del primo cittadino maltiganese, che da sempre si batte contro i disagi che imputa al sito di smaltimento rifiuti liquidi pericolosi che, di fatto, insiste in una zona esondabile, a pochi passi dalle sponde del Tronto, è arrivato durante l'ultimo consiglio comunale. Intanto restano sessanta giorni di tempo per mettersi in regola sulla contabilizzazione della vendita della discarica di Relluce all'Ascoli servizi comunali. Questo l'input arrivato all'Arengo dalla Corte dei conti in risposta alle controdeduzioni del Comune ascolano per quel che riguarda alcuni aspetti dei bilanci 2011 e 2012. La bacchettata della Corte dei conti era arrivata, in realtà, nel luglio dello scorso anno. La comunicazione arrivata dalla sezione di controllo della magistratura contabile marchigiana entrava nel dettaglio dei bilanci per rilevare alcuni aspetti considerati critici o comunque meritevoli di attenzione. Tra cui, per l'appunto, la questione della cessione della discarica comunale all'Ascoli servizi. Una contabilizzazione che secondo i giudici non sarebbe stata corretta, per far quadrare i conti del patto stabilità 2012.
Parente-Marcolini In cronaca di Ascoli Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico