Si arenano le Quirinarie di Beppe Grillo. Colpa degli hacker, assicurano i Cinquestelle. Colpa di candidati sgraditi e troppo votati, secondo i dissidenti. Di sicuro c'è soltanto...
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Buoni anche i nomi di Franco Marini, Luciano Violante e Giuliano Amato. Se invece il Grande Patto non scatterà, dalla quarta votazione a maggioranza assoluta, potrebbe passare un candidato targato centrosinistra-Grillo. L'ipotesi più gettonata: Romano Prodi, il nemico giurato di Berlusconi. Oppure Stefano Rodotà. È difficile che il Pd possa accettare, anche se uscissero dalla roulette delle Quirinarie, candidati senza standing internazionale o economico adeguati. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico