GF, Sergio Volpini contro il reality "Attento Mirco, ti rovina la vita"

Mirco Petrilli
ROMA - "Quando ho assistito in tv alla vittoria di Mirco Petrilli, vincitore dell'ultimo GF, ho pensato: ora sorride, ora gli sembra tutto fantastico, ma questo ragazzo deve...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ROMA - "Quando ho assistito in tv alla vittoria di Mirco Petrilli, vincitore dell'ultimo GF, ho pensato: ora sorride, ora gli sembra tutto fantastico, ma questo ragazzo deve stare attento, molto attento".




A parlare Sergio Volpini, protagonista della prima leggendaria edizione del reality Mediaset: "Il GF- ha dichiarato a "DiPiù" - è una trappola, crea false illusioni. E io posso dirlo perchè ho vissuto tutto sulla mia pelle: il GF mi ha rovinato la vita".

Il primo impatto dopo la reclusione è stato entusiasmante ("Quando uscii dalla Casa, sentivo di avere il mondo in mano. Ovunque mi girassi c'erano ragazze pronte ad avere una storia con me, i programmi televisivi quasi litigavano per avermi ospite, le strade erano invase da fans. Successo e soldi: un sogno. Pensavo: "Diventerò davvero qualcuno, un conduttore, un attore". Ma poi, passata l'euforia iniziale, il clima cominciò a farsi diverso"), ma l'atmosfera è cambiata presto: " La "moda" di "quelli del Grande Fratello" iniziò a passare. Nelle discoteche e per strada, dove fino a quel momento ero sempre stato acclamato, diminuirono i fans e aumentarono i detrattori, i critici, coloro secondo i quali il reality è un programma superficiale popolato da giovani senza talento. Ricordo che una sera, in un locale, un gruppo di ragazzi lanciò un coro contro di me: "Scemo! Scemo!". E ci rimasi male, ma mi consolai: ''Non posso piacere a tutti, il successo ha anche un rovescio della medaglia". Del resto, dovevo fare i conti anche con quel soprannome, "Ottusangolo", che mi aveva affibbiato la Gialappa's Band prendendomi in giro per alcune mie battute nella Casa". Insomma, dalle stelle alle stalle. Ogni giorno di più c'era chi si divertiva a offendermi nei programmi televisivi. Ma non accadeva solo a me: anche sugli altri concorrenti i miei colleghi, piovevano critiche, insulti". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico