Caterina Balivo: «Se fossi invidiosa, mi starei antipatica anch’io. Ora ho deciso di ascoltarmi»

La conduttrice torna su Raiuno da lunedì 11 settembre con "La volta buona"

Caterina Balivo: «Se fossi invidiosa, mi starei antipatica anch’io. Ora ho deciso di ascoltarmi»
Caterina Balivo è pronta a tornare in tv, al pomeriggio di Raiuno dove da lunedì 11 settembre condurrà La volta buona. A Chi racconta qualche è stata...

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Caterina Balivo è pronta a tornare in tv, al pomeriggio di Raiuno dove da lunedì 11 settembre condurrà La volta buona. A Chi racconta qualche è stata la sua volta buona: «Quando ho deciso di ascoltarmi, senza farmi travolgere da condizionamenti esterni o da quello che sarebbe stato, forse, più giusto per me». 

E quando ha lasciato Vieni da me, Caterina si è finalmente "ascoltata dentro". «Esattamente. Quando mi sono fermata e quando, qualche tempo dopo, ho ricominciato scegliendo soltanto quello che mi somigliava, ho capito che ce l’avevo fatta». Lasciare il suo lavoro per «ascoltare quello che succedeva nel mondo e alla mia famiglia. Non si può far sempre finta di nulla».

Ora però si torna in prima linea. Ci torna con un programma che vuole essere contemporaneo, dove «proverò a portare leggerezza e divertimento, senza fronzoli, raccontando le eccellenze italiane in ambito sociale, culturale, sportivo e imprenditoriale. Intrattenimento puro, senza tralasciare l’attualità. Ci saranno interviste, giochi, musica, ma anche collegamenti e salotti. Inoltre tornerà, finalmente, il pubblico in studio».

In prima linea anche contro chi la critica. «Non sono brutta, non ho drammi, ho un marito e due figli. A 19 anni avevo il primo contratto in Rai e a soli 26 avevo le mie prime serate. Se fossi invidiosa, molto probabilmente, mi starei antipatica anch’io. Siamo cresciuti con la favola della piccola fiammiferaia che, pian piano, ce la fa. Nel momento in cui ti poni come una donna ambiziosa, che non si vuole mortificare e con un suo pensiero ben preciso, iniziano ad arrivare i detrattori». 

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Tra i detrattori però non ci sono le donne, il mondo femminile: «Mi hanno conosciuta a 20 anni e, al di là delle rughe, sono rimasta sempre la stessa».

Tante gioie, pochi dolori. O almeno quelli, come le persone che l'hanno delusa vuole metterle indietro, da parte, quasi dimenticarle. Tra le cose belle ci sono naturalmente il matrimonio con Guido Maria Brera e i due suoi figli: Guido Alberto e Cora. «Loro non sono semplicemente una gioia, ma la meraviglia della natura. Cora ha preso tutti i nostri difetti, mentre Guido Alberto è un bambino molto sensibile. Lo vedi perché ha una presenza importante, ma è di una sensibilità incredibile. Io vado dritta. Sono pratica, asciutta e mi rendo sempre più conto che, certe volte, dovrei essere più morbida».

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Corriere Adriatico