Belen Rodriguez fotografata mentre fa i bisogni in mare, archiviate le accuse di aggressione ai paparazzi

Belen Rodriguez fotografata mentre fa i bisogni in mare, archiviate le accuse di aggressione ai paparazzi
Belen Rodriguez è stata assolta per una presunta aggressione a due paparazzi che erano riusciti a fotografarla mentre dallo yacht si calava il costume e urinava in mare. Il...

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Belen Rodriguez è stata assolta per una presunta aggressione a due paparazzi che erano riusciti a fotografarla mentre dallo yacht si calava il costume e urinava in mare. Il giudice per le indagini preliminari di Latina, Giuseppe Molfese, ha disposto l'archiviazione per l'ex marito e Stefano De Martino e l'ex fidanzato della sorella Cecilia, Perez Blanco, che distrussero gli scatti dei due paparazzi. ​La privacy di Belen va tutelata anche se viene commesso un atto di violenza come la rapina.


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I fatti risalgono al 2012, quando le due coppie si trovavano al largo dell'isola di Ponza nel 2012. Belen, Stefano e l'ex di Cecilia erano stati rinviati a giudizio per la presunta aggressione. De Martino e Perez Blanco si accorsero degli scatti e saltarono a bordo della barca dei due fotografi per chiedere loro indietro le foto. Riuscirono ad appropriarsi delle macchine fotografiche e a distruggere le schede.

«Gli articoli 110 e 97 secondo comma della legge 633/1941 costituiscono le principali norme di riferimento laddove sottraggono al possessore dello scatto (ritratto) ogni possibile uso dello stesso quando l'esposizione o la messa in commercio rechi pregiudizio alla reputazione o anche al decoro della persona ritrattata - si legge nella motivazione del pm facendo proprie le tesi difensive - sicché non v'è dubbio che gli scatti che ci interessano, avendo sorpreso Maria Belen Rodiguez nell'atto di urinare, rientrino in detta tutela. Ciò vale anche tenuto conto della notorietà del personaggio la cui diffusione delle immagini di regola è senz'altro consentita senza bisogno di consenso ma solo se non le rechi pregiudizio alla reputazione e al decoro».

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Corriere Adriatico