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FERMO - Il Pitti della rinascita. E i brand fermani si mettono in luce. Il salone che si chiuderà domani venerdì a Firenze ha avuto due giornate come non si vedevano dal 2019 e cioè prima dell’arrivo della pandemia. «Stiamo rialzando la testa con presenze straniere. Così Pitti torna ad essere la vetrina per tutto il mondo», è il commento di Gianni Giannini, ceo di Doucal’s. E tra i visitatori ci sono anche i russi. I problemi non sono rientrati del tutto ma il business si è adeguato alla situazione. Anzi, il rafforzamento del rublo nei confronti dell’euro invoglia all’acquisto. Inoltre, in un mercato orfano delle griffe, per avere un prodotto di qualità si cerca il made in Italy.
La tendenza
È quanto segnalato anche da Sofia Granatelli, terza generazione del calzaturificio Green George che prosegue: «E’ un’edizione del Pitti che sta superando le nostre aspettative e che si avvicina molto a quelle che si sono svolte nel pre Covid.
L’auto
Ma che ci fa una Fiat 500 all’interno dello staond Fessura? E’ elettrica e fa bella mostra di sé per celebrare l’accordo di licensing che il marchio ha siglato con Fiat per la produzione e la distribuzione della capsule collection “Fessura x Nuova 500”. Le Runflex 500 saranno in commercio a marzo 2023. Il progetto comprende innovazione e sostenibilità grazie al fondo bio attribuito. «Ci aspettiamo molto da questa licenza arrivata dopo doversi incontri dopo aver presentato il progetto a Stellantis», afferma il ceo di Fessura Andrea Vecchiola che sottolinea il grande interesse suscitato dalla licenza e dall’auto parcheggiata all’interno dello stand. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico