Ultima cena a base di gelato che crea dipendenza. La pubblicità di un locale di Porto San Giorgio fa arrabbiare la Diocesi di Fermo: «Irride la fede cristiana»

Il manifesto contestato dalla Diocesi. Per la foto si ringrazia Chiara Morini
L'ultima cena? A base di gelato. Che poi, a pensarci bene, visto il finale spoilerato ampiamente, sarebbe meglio evitare. E va detto che l'idea non è neppure...

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L'ultima cena? A base di gelato. Che poi, a pensarci bene, visto il finale spoilerato ampiamente, sarebbe meglio evitare. E va detto che l'idea non è neppure nuova. Anzi. L'ultima cena di Leonardo è probabilmente l'opera che vanta più tentativi di imitazione e distorsione pubblicitaria o televisiva: dalla carbonara (ricordate? Giuda, si fa con il guanciale) alla moda passando per i Simpson. Questa volta il manifesto pubblicitario ispirato al cenacolo leonardiano reclamizza una gelateria di Porto San Giorgio riproducendone uno scorcio ritoccato nel quale la tavola è imbandita di vaschette di gelato, mentre i commensali e lo stesso Gesù hanno in mano coni e coppette.

Apriti cielo. Alla Diocesi di Fermo l'idea è andata di traverso.

«Così si irride la fede cristiana»

«Lo slogan “da molti anni CREA DIPENDENZA!”, immaginiamo si riferisca al gelato, associato, però inevitabilmente a ciò che accadde durante l’ultima cena - rimarca la Diocesi con una nota - Fatta salva la libertà di far lavorare la fantasia come meglio si crede pur di rilanciare i propri prodotti, si rileva come sia quantomeno inopportuno, se non offensivo, associare il gelato all’Eucaristia. Questa operazione irride la fede cristiana, condivisa da tante persone che, proprio in questi giorni, partecipano ai riti della Settimana Santa».

 

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Corriere Adriatico