Aggredita dal convivente e inseguita con un coltello dopo un litigio, lei voleva tornare in Romania

Polizia e ambulanza a Lido Tre Archi
FERMO - Avrebbe tentato di ammazzare la donna con la quale conviveva. Il condizionale è d’obbligo perché ci sono le indagini in corso e dunque non...

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FERMO - Avrebbe tentato di ammazzare la donna con la quale conviveva. Il condizionale è d’obbligo perché ci sono le indagini in corso e dunque non c’è l’ufficialità della notizia ma è quanto trapela dall’inchiesta sulle due ore di follia mercoledì in via Tobagi a Lido Tre Archi.

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Del caso si occupa la Questura che deve fare chiarezza su un episodio di violenza che ha sconvolto la comunità di residenti. Vittima una donna originaria della Romania dove ha manifestato l’intenzione di voler tornare.


Nel mirino
C’era lei nel mirino dell’aggressore, un italiano di 36 anni, che, secondo le prime notizie raccolte, tra le 4 e le 6 di mercoledì mattina ha sfasciato quello che gli è capitato a tiro nel condominio dove abitava con la donna: ascensore, portone d’ingresso, scantinati, vasi di fiori, auto parcheggiate. Tutto è finito nella sua furia distruttrice. Ha scatenato l’inferno e non si era capito il perché di tale notte di follia. L’approfondirsi delle indagini ha messo invece in evidenza un quadro di violenza e sopraffazione nei confronti della donna: il raid distruttivo sarebbe stato l’epilogo di un’aggressione alla compagna, dopo che lei gli aveva manifestato l’intenzione di andarsene via. Le parole sarebbero ben presto degenerate. Sarebbe scoppiata una lite tra i due a cui lei ha cercato di sottrarsi fuggendo dall’appartamento e scendendo in strada con l’ascensore. Lui l’avrebbe inseguita scendendo a precipizio le scale, con un coltello in mano. La donna sarebbe riuscita a sottrarsi alla furia dell’aggressore.
Mercoledì mattina è stato ripulito il sangue sul pianerottolo e sulle scale: questo rende ancora più difficile la ricostruzione di quanto accaduto perché potrebbe appartenere a lei, a lui o a entrambi. Gli investigatori non parlano ma non è escluso che possa arrivare ben presto una svolta. Intanto la romena è stata messa in sicurezza, in casa di connazionali. L’italiano che l’ha aggredita non può avvicinarla. Sul suo capo pende infatti un ordine di allontanamento che nel giorno di San Silvestro non avrebbe rispettato. Infatti è stato visto aggirarsi in via Tobagi ed è intervenuta subito la polizia. Gli agenti lo hanno fermato, fatto salire in macchina e allontanato nuovamente. Il caso ha profondamente scosso il quartiere, in particolare i residenti di via Tobagi che non si sentono sicuri in casa loro.
L’appello


Secondo Andrea Balestrieri, segretario provinciale di Fratelli d’Italia, «occorre un massiccio intervento di tutte le forze dell’ordine a livelli alti che, in simultanea, con i servizi demografici, individuino chi ha diritto ad abitare in quegli appartamenti e chi no. Ci vuole l’intelligence in certi palazzi oramai fuori controllo. Tre Archi è un quartiere bombardato, i residenti sono sfiniti. Resto allibito ogni volta che si verificano certe situazioni, pensare che il quartiere potrebbe essere una piccola oasi di paradiso in provincia». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico