Tentato omicidio e porto abusivo di arma da taglio: tunisino rintracciato e arrestato dai carabinieri

Tentato omicidio e porto abusivo di arma da taglio: tunisino rintracciato e arrestato dai carabinieri
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CIVITANOVA - Nella tarda serata di ieri i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Civitanova Marche, dopo serrate ricerche caratterizzate da appostamenti e pedinamenti, sono riusciti a rintracciare e trarre in arresto Houssine Ben Slim, ventottenne  tunisino senza fissa dimora, destinatario di un ordine di carcerazione emesso lo scorso 18 dicembre dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata poiché condannato in via definitiva alla pena di sei anni e tre mesi di reclusione per tentato omicidio e porto abusivo di arma da taglio.

 

I fatti erano avvenuti alla fine di luglio del 2016 presso i giardini ‘Caduti del Mare’ di Civitanova Marche, ove al termine di una discussione aveva colpito un conoscente con due fendenti, il primo al torace, l’altro alla schiena. L’uomo dopo la condanna aveva fatto perdere le sue tracce, si spostava frequentemente sul territorio nazionale per evitare di essere rintracciato, fino a quando gli investigatori dell’Aliquota Operativa hanno stretto il cerchio intorno a lui e le sue frequentazioni e sono riusciti ad individuarlo nella citta rivierasca, quindi, dopo il vano quanto inutile tentativo di fuga, lo hanno braccato e, dopo la necessaria identificazione mediante il foto segnalamento e le acquisizioni dattiloscopiche che ne stabilissero la reale identità, lo hanno dichiarato in arresto e trasferito presso la Casa Circondariale di Fermo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Ulteriore provvedimento restrittivo è stato invece eseguito da personale della Stazione Carabinieri di Civitanova Marche nel pomeriggio di mercoledì scorso nei confronti di un cinquantunenne civitanovese ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti contro familiari, fatti emersi da circostanziata denuncia querela presentata dalla sua ex compagna e posti al vaglio dell’Autorità Giudiziaria scaligera, tanto che il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Verona D.ssa Paola Vacca ha emesso nei suoi confronti il 29 dicembre 2020 specifica ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari  con espresso divieto di comunicare con qualsiasi mezzo con la parte offesa.

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Corriere Adriatico