PORTO SANT'ELPIDIO - Segni di gessetto giallo sui tronchi, sono i pini da tagliare, altri 50. Alla pineta da anni si taglia solo. Cinquanta pini segnati col gessetto giallo...
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Delle preoccupazioni dei pensionati si fa portavoce Antonesio Diomedi che oggi si insedierà in Consiglio con FdI. "Passeggio in pineta e incontro i pensionati che giocano a bocce, tanti mi fermano perché sono preoccupati per i pini contrassegnati in giallo. Devo dir loro la verità: il Comune vuole abbattere altre 50 piante, dopo le 50 abbattutte l'anno scorso e le altre 50 abbattute due anni fa" ammette il politico.
Interessata alla riqualificazione della Pineta Nord è l'assessore all'ambiente e vicesindaco Annalinda Pasquali che su un social network scrive "la riqualificazione della pineta prevede la potatura di 70 piante e l'abbattimento di una cinquantina di alberi, tra i quali sono compresi tutti i pini verso il mare nati spontaneamente". Un intervento studiato a tavolino dall'amministrazione comunale che non convince tutti, tantomeno il partito d'opposizione.
"Lunedì mattina abbiamo fatto una richiesta di accesso agli atti per prendere visione della perizia depositata in comune, dove è previsto l'intervento radicale alla pineta che prevede l'abbattimento di 50 pini - dice Antonesio Diomedi - l'amministrazione dice che verranno reimpiantati altri alberi della stessa specie, ma questa pineta ha 70 anni di vita e da sempre è stata così. Perché distruggerla? Mi chiedo quali siano le vere intenzioni del sindaco e la sua giunta su quest'area, cosa intendano fare di questa pineta, polmone verde della città invidiato dai paesi limitrofi". Diomedi dice di aver contattato l'ufficio regionale della Guardia forestale lunedì mattina e di essere stato, da questa, dirottato ad Ascoli. "Tutti, sia ad Ancona che ad Ascoli, sono a conoscenza degli interventi sulla pineta degli anni passati, da Ascoli mi è stato detto che la forestale provinciale non è intervenuta perché non interpellata in quanto decide il sindaco" ammette Diomedi, secondo il quale "il sindaco dovrebbe decidere in autonomia solo nei casi di piante pericolose per la pubblica incolumità, non è questo il caso. Se una pianta è pericolante, il sindaco interviene con procedimento immediato, ma alla pineta alberi pericolanti non ne vedo, abbiamo pini piegati nella stessa posizione da quando sono nato, cioè da 36 anni a questa parte. Inoltre, in una pineta così fitta, le radici degli alberi sono intrecciate tra loro nel terreno e per questo è impossibile che una pianta possa cadere. Anche con le nevicate passate non hanno ceduto i tronchi, solo i rami appesantiti dalla neve". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico