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SMERILLO «Non vogliamo quella pista di motocross, siamo pronti a una class action milionaria». È diffuso il malcontento, a Smerillo, per il circuito realizzato dalla scorsa primavera a Valle Cupa.
La scelta
Una scelta, avallata dal Comune come impianto provvisorio, che ha accolto la richiesta dal Motorclub di Maleta ad Amandola.
«Il rumore – si lamentano – risuona tutto intorno alla valle. Su questo pendio c’è un limite di 55 decibel, noi ne abbiamo rilevati 65 ad 1 chilometro di distanza. Non possiamo continuare a convivere con questo abuso. Nei b&b gli ospiti vorrebbero rilassarsi e godersi il giardino, non si può passare una vacanza con questo caos. Alcuni residenti lamentano stress, mancanza di sonno e dolori. Si producono rifiuti sulla pista, nelle vicinanze e nei boschi».
Le motivazioni
L’impianto, per il Comitato non genera economia: «Lo praticano poche decine di appassionati. Il turismo è fondamentale sul territorio. Lo scenario, la pace e la tranquillità dei monti e della pedemontana Sibillini sono amati dai turisti e non andrebbero distrutti. Distruggerà il reddito per gli affitti di case vacanze e il denaro che portano in zona i turisti, spendendo in ristoranti, bar e negozi. Le nostre proprietà diventeranno inutili e invendibili e si ridurranno i lavori di costruzione. Si rischia un enorme impatto per l’economia locale».
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Corriere Adriatico