SANT'ELPIDIO A MARE - Prima l'aumento choc per lo scuolabus, ora le liti e i contribuenti intanto pagano con lunghe file. Congelata la delibera, si infiamma la polemica....
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"In giunta è passata la nostra proposta di congelare per un anno le tariffe e di ridurre la fascia Isee più debole, mentre la proposta del sindaco prevedeva la riduzione della tariffa per la fascia più alta, oltre i 30.000 euro, ossia di coloro che possono pagare di più e lasciare invariate quelle più basse. Questo è il paradosso di coloro che si dicono di sinistra!"
Un attacco frontale al primo cittadino Alessio Terrenzi, a cui replica duro il coordinatore di Partecipazione democratica Franco Belletti. "Cercare di apppendersi la medaglia non ha alcun senso - ribatte Belletti - Le nuove tariffe per il trasporto scolastico sono state deliberate collegialmente in giunta e altrettanto collegiale è stata la decisione di fermare la nuova applicazione, perché si è preso atto delle difficoltà che avrebbero comportato per tante famiglie. Non è vero, ed è scorretto, dire che il sindaco voleva ridurre solo le rette dei più possidenti. Certe parole potevano al limite arrivare dal segretario politico o dai consiglieri, ma certo non dal vicesindaco, legato da un rapporto fiduciario con il primo cittadino. E' un fatto grave".
E se in maggioranza se le danno di santa ragione a pagare sono sempre i cittadini che, dopo aver scampato il pericolo dell’ennesima tassa taglia bilanci familiari, si sono ritrovati ieri a dover fare una lunga fila davanti l’ufficio per poter iscrivere i propri figli. Tempo massimo due giorni, un solo dipendente ad accoglierli e una procedura macchinosa hanno prodotto l’effetto di una lunga fila che dal secondo piano arrivava fino ai vigili urbani al piano terra. Una impreparazione ingiustificabile quella in cui si è ritrovata il Comune, in spregio poi ai contribuenti chiamati a rimediare in poche ore ai pasticci della classe dirigente. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico