SANT'ELPIDIO A MARE - Se n’è già andata una settimana dal lunedì di follia di via Pian di Torre, costato la vita a Silvana Marchionni. E’...
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La sua casa rimane sotto sequestro, disposto dall’autorità giudiziaria subito dopo il crimine. L’accusa per il 78enne è di omicidio volontario. L’uomo, nei giorni successivi al delitto, è parso fortemente provato e non riusciva a farsi una ragione del blackout che lo ha portato nel primo pomeriggio di lunedì a compiere un gesto di cui nessuno, tra amici e familiari, lo avrebbe mai ritenuto capace.
Insieme alla scarcerazione, che ha tenuto conto dell’età, dello stato psicofisico e dell’assenza di rischi di fuga o reiterazione del reato, si è disposto un supporto psicologico, nel timore di gesti autolesionistici. L’omicidio è stato vissuto in città con sgomento per la terribile fine della signora, ma molto diffusa è stata anche la solidarietà verso Valentini, che nessuno, tra i tanti che lo conoscevano, ha mai considerato come una persona violenta o pericolosa. Una situazione diventata ingestibile, quella tra lui e l’ex coniuge, che proprio l’uomo aveva riaccolto in casa, malgrado fossero divorziati da fine anni 80. Il caso è stato analizzato anche dalla Commissione provinciale per le pari opportunità che ha ribadito come l’attenzione verso la violenza sulle donne deve essere maggiore. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico