S. Elpidio, uccisa a fucilate dall'ex marito atteso per oggi il nullaosta per i funerali

La casa dove si è consumata la tragedia
SANT'ELPIDIO A MARE - Se n’è già andata una settimana dal lunedì di follia di via Pian di Torre, costato la vita a Silvana Marchionni. E’...

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SANT'ELPIDIO A MARE - Se n’è già andata una settimana dal lunedì di follia di via Pian di Torre, costato la vita a Silvana Marchionni. E’ atteso per oggi il nulla osta alla riconsegna della salma ai familiari per lo svolgimento delle esequie della 75enne, uccisa con tre colpi esplosi dall’ex marito Giuseppe Valentini con un fucile da caccia. Un episodio che ha sconvolto la città ed è rimbalzato nelle cronache nazionali, vista anche l’elevata attenzione mediatica sui femminicidi. Giuseppe Valentini, a 48 ore dal delitto, ha ricevuto il via libera dal Gip Marcello Caporale a scontare gli arresti ai domiciliari nell’abitazione del figlio, ad una manciata di metri dall’appartamento in cui si è consumato il fatto di sangue.

La sua casa rimane sotto sequestro, disposto dall’autorità giudiziaria subito dopo il crimine. L’accusa per il 78enne è di omicidio volontario. L’uomo, nei giorni successivi al delitto, è parso fortemente provato e non riusciva a farsi una ragione del blackout che lo ha portato nel primo pomeriggio di lunedì a compiere un gesto di cui nessuno, tra amici e familiari, lo avrebbe mai ritenuto capace.
Insieme alla scarcerazione, che ha tenuto conto dell’età, dello stato psicofisico e dell’assenza di rischi di fuga o reiterazione del reato, si è disposto un supporto psicologico, nel timore di gesti autolesionistici. L’omicidio è stato vissuto in città con sgomento per la terribile fine della signora, ma molto diffusa è stata anche la solidarietà verso Valentini, che nessuno, tra i tanti che lo conoscevano, ha mai considerato come una persona violenta o pericolosa. Una situazione diventata ingestibile, quella tra lui e l’ex coniuge, che proprio l’uomo aveva riaccolto in casa, malgrado fossero divorziati da fine anni 80. Il caso è stato analizzato anche dalla Commissione provinciale per le pari opportunità che ha ribadito come l’attenzione verso la violenza sulle donne deve essere maggiore. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico