SANT'ELPIDIO A MARE - Non c'è spazio per un'altra Città Medioevo, chi pensa di organizzarla non si aspetti nè sostegno, nè risorse". Cosi aveva chiarito lunedì...
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Il programma si ispira all'Expo di Milano e parte il 15 maggio, con la mostra Sine tempora di Noris Cocci alla sede dell'associazione Santa Croce in corso Baccio. Il 14 giugno, "Ove osano i falchi", intorno alla Basilica di Santa Croce. Si arriva poi agli appuntamenti nel cuore della città, con la Festa della luce il 20 giugno, la mostra "Di dame e cavalieri" alla sede di S.Croce, e la tre giorni di Ferro e fuoco, con banchetti e spettacoli in centro storico, l'11, 18 e 19 luglio, tutto ad ingresso gratuito. Una settimana prima di Città Medioevo. Logica fa pensare che le due contrade al lavoro per l'allestimento di questi eventi abbiano tutte le intenzioni di dare nuovamente forfait, come nel 2014, alla rievocazione appena inserita nello Statuto comunale. E il comune che farà? Di certo non foraggerà le iniziative, diversamente dai due banchetti Ferro e fuoco di un anno fa. "I fondi sono limitati, quei pochi andranno per le manifestazioni che ci caratterizzano ed hanno valenza turistica, come Contesa e Città Medioevo" ha puntualizzato il sindaco Alessio Terrenzi.
Intanto il presidente dell'Ente Contesa Antonio Gramigna saluta con soddisfazione il nuovo Statuto comunale, in cui sono stati inseriti Città Medioevo e delegazioni foranee. "E' importante che le delegazioni, quindi l'intero territorio elpidiense, siano state riconosciute come protagoniste delle manifestazioni storiche. Noi andiamo avanti e vogliamo lavorare per le rievocazioni, che si valorizzano con la collaborazione, non con i ricatti".
C'è anche una stoccata per i Democratici e popolari, gli unici a non votare la delibera, con l'abbandono dell'aula. "E' incomprensibile quest'astio, questo aggrapparsi ai cavilli pur di essere contro. Dicono che le delegazioni non rappresentano la città. Dubito che l'avrebbero detto ai tempi in cui c'era l'associazione Santa Croce". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico