Vecchie ruggini e sacerdote allontanato: alta tensione nella comunità Sikh

Porto Sant'Elpidio, vecchie ruggini e sacerdote allontanato: alta tensione nella comunità Sikh
PORTO SANT’ELPIDIO - Momenti di tensione al tempio indiano dei Sikh ma tutto è filato liscio durante la messa, d’altronde ci voleva coraggio a far casino con lo...

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PORTO SANT’ELPIDIO - Momenti di tensione al tempio indiano dei Sikh ma tutto è filato liscio durante la messa, d’altronde ci voleva coraggio a far casino con lo spiegamento di uomini e mezzi di polizia e carabinieri senza precedenti di ieri mattina in via della Calzatura, nella zona industriale sud al quartiere San Filippo a Porto Sant'Elpidio. Il tempio era circondato da forze dell’ordine, agenti della questura, diversi in borghese, e carabinieri. Area praticamente militarizzata, mentre gli indiani partecipavano alla funzione religiosa.


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I membri della comunità portano turbanti, cosa c’entravano tutti quei poliziotti e militari con i turbanti? Questioni di sicurezza, la questura ha voluto essere certa che non succedesse qualcosa. Le tensioni degli ultimi mesi rischiano di rendere esplosiva la situazione da un momento all’altro e tutte quelle macchine incolonnate del 112 e del 113 servivano da monito. Gli agenti in strada in tempo reale rassicurano: «è tutto sotto controllo, vogliamo essere sicuri che tutto fili liscio, ultimamente litigano tra di loro».
 

Il litigio sarebbe il male minore, c’è di più. A cominciare dal foglio di via consegnato dalla questura al prete a marzo, quando si è scoperto che era clandestino ed è stato cacciato dalla comunità. Aveva avuto, per un anno, un ruolo centrale, era il riferimento spirituale e il custode del tempio ma adesso a dire messa c’è un’altra persona al suo posto e, come in tutte le cose, c’è chi fa il tifo per il prete e chi per il presidente della comunità, il riferimento istituzionale che ha in capo tutte le decisioni. La comunità è divisa, le pratiche sono in mano agli avvocati e quando, come ieri, ci sono i grandi raduni, può succedere di tutto. Meglio evitare . Ci sarebbe da immaginarselo l’accapigliamento tra turbanti con botte da orbi e sirene delle ambulanze nel tempio indiano. Già di questi tempi si fatica a tenere sotto controllo gli assembramenti, figuriamoci cosa sarebbe sedare una rissa in un luogo sacro. Considerando anche che uno dei cinque simboli della religione Sikh è il pugnale portato dagli uomini alla cintura, cosa che non avviene in Italia, perché è fuorilegge, ma la cautela non è mai troppa. Quindi più controlli a garanzia di sicurezza.
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Corriere Adriatico