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PORTO SANT’ELPIDIO - Lavori in corso alla piscina comunale. Si ampliano gli spogliatoi nel complesso tra via Ravenna e via Milano con l’obiettivo di riaprire finalmente a ottobre. I lavori termineranno a metà settembre, si raddoppiano gli spogliatoi, da 14 posti per uomini e 14 per donne a 28 per gli uni e le altre. Si risolve così il gap infrastrutturale nell’impianto gestito dalla cooperativa Acquarium. Si va a colmare il divario tra la capienza della piscina e i locali per spogliarsi e rivestirsi. Con il covid-19 la piscina aveva chiuso a marzo 2020 e a metà giugno aveva riaperto ed era rimasta attiva tutto il mese di luglio.
Le restrizioni
Poi erano tornate le restrizioni e l’attività non è più ripartita. Questo mese le nuove regole avrebbero consentito di ricominciare a nuotare ma i gestori dell’impianto fanno sapere molto candidamente che aprire in estate non sarebbe stato conveniente; di qui la decisione di lavorare per sistemare tutto il possibile e dare il massimo in autunno, con la ripresa dei corsi. «Considerando le varie prescrizioni e protocolli, i distanziamenti da rispettare, il limite di capienza negli spogliatoi, andiamo a raddoppiare il numero di fruitori del servizio.
L’ampliamento
Prima del riavvio riprende l’attività di segreteria per le prenotazioni. L’ampliamento è frutto della collaborazione tra Comune e coop che gestisce l’impianto intitolato al compianto Fausto Patrignani. Per 100 mq di spogliatoi in più, con arredi aggiuntivi, la spesa è stimata in 200mila euro. Inoltre, con altri 100mila euro previsti, si vanno a sostituire gli infissi della parte superiore della piscina, che sono usurati e hanno più di quarant’anni, causano condensa sui vetri e un alto tasso di umidità all’interno, oltre a disperdere calore. Un altro intervento, per il momento rimandato perché non strettamente necessario, è il rifacimento della piscina esterna, con i camminamenti intorno alla vasca e l’impianto d’irrigazione per il verde adiacente, altri 78mila euro di spesa in questo caso.
I rischi
Il sindaco Nazareno Franchellucci ha rimarcato che tenere aperta la piscina, senza ampliare gli spogliatoi, sarebbe stato antieconomico: «con il rischio serio che si comprometta l’equilibrio economico-finanziario della concessione, se la situazione di emergenza durasse ancora per diversi mesi e non si ovviasse urgentemente alle restrizioni ampliando gli spazi» aveva detto. Ma, aldilà dell’emergenza, che si spera superata definitivamente, la riqualificazione degli infissi completa la ristrutturazione che era stata avviata negli ultimi anni e che ha reso l’Acquarium un polo di attrazione non solo per gli elpidiensi ma per fermani e maceratesi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico