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PORTO SANT’ELPIDIO - Verbale di somma urgenza per potare le piante che cadono alla pineta. Il responsabile dell’Ufficio lavori pubblici Fabio Alessandrini ordina le potature “in emergenza” dopo che è caduto un pino mercoledì, si è accasciato sul lungomare. Non ci sono stati feriti né danni a persone o cose ma l’incolumità pubblica va salvaguardata sempre. Il giorno dopo la caduta, giovedì, c’è stato il primo sopralluogo e si è capito che i primi due filari di piante più vicino alla strada hanno tronchi danneggiati e le chiome troppo pesanti. Vanno sfoltite.
«Sono diffusi i casi di sproporzioni fra il peso e il volume delle chiome e le dimensioni del fusto» si legge nella nota dell’Ufficio tecnico.
Ugo Pazzi, l’agronomo di fiducia del Comune, dovrà produrre nel più breve tempo possibile un aggiornamento sullo stato delle essenze alla pineta demaniale. Venerdì c’è stato un secondo sopralluogo con l’agronomo e ne è emerso che la causa dello schianto di mercoledì potrebbe essere dovuta al “summer branch drop”. Termine familiare ai professionisti dell’arboricoltura, si tratterebbe di un fenomeno imprevedibile, dell’improvviso distacco di rami dalle piante che avviene proprio nei periodi caldi. Un evento forse dovuto allo stress idrico.
«Fenomeni simili – si legge nella nota del Comune - sono stati registrati su altre pinete nel tratto di costa adriatica, e sono concomitanti con l’aumento repentino delle temperature, dell’umidità e dell’assenza di pioggia». Dovendo intervenire in regime di somma urgenza si avviano i lavori per una spesa di 23.500 euro. Nella fase di messa in sicurezza verranno eseguiti controlli per individuare tutti gli interventi da porre in essere per ripristinare le normali condizioni di sicurezza».
I lavori saranno eseguiti dalla ditta Marco Mignani, disponibile nell’immediato. Contemporaneamente ai lavori, l’agronomo dovrà consegnare una relazione tecnica dettagliata, un incarico da 1.600 euro più Iva, dovrà intervenire anche una ditta specializzata per verifiche particolari, altre 6.500 euro più Iva di spesa.
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Corriere Adriatico