Lotta allo spaccio, presi due pusher: bloccati dai carabinieri in un parco a Porto Sant'Elpidio

Lotta allo spaccio, presi due pusher: bloccati dai carabinieri in un parco a Porto Sant'Elpidio
PORTO SANT’ELPIDIO Stavano sotterrando eroina nei pressi del Serd, due giovanissimi nordafricani, quando i carabinieri li hanno colti in flagrante. Sono finiti agli arresti...

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PORTO SANT’ELPIDIO Stavano sotterrando eroina nei pressi del Serd, due giovanissimi nordafricani, quando i carabinieri li hanno colti in flagrante. Sono finiti agli arresti due tunisini, entrambi con precedenti penali, un diciannovenne residente a Messina ed un ventenne senza fissa dimora. Ad intervenire i carabinieri della sezione radiomobile di Fermo e quelli della stazione di Porto Sant’Elpidio.

 

I malviventi sono ritenuti due dei responsabili dello spaccio di stupefacenti nella zona costiera. Le pattuglie hanno effettuato un intervento mirato nella tarda mattinata di giovedì ed hanno intercettato la coppia in via Rossini, a due passi dal Serd dell’Azienda sanitaria territoriale. Una zona sensibile, frequentata abitualmente da chi ha un presente o un passato di contatto con la droga.

L’albero

Li hanno notati mentre stavano nascondendo sotto terra, nei pressi di un albero, un barattolo di plastica. Immediata l’azione dei militari, che hanno bloccato i due giovani e li hanno perquisiti. Addosso avevano 10 involucri di cellophane sigillati contenenti eroina, per un peso di 10 grammi, ed altri 34 involucri di cocaina, per un totale di 20 grammi. Tutto lo stupefacente è stato messo sotto sequestro e i due arrestati portati al comando provinciale dell’Arma e trattenuti nelle camere di sicurezza, in attesa dell’udienza di convalida.

Approfondendo l’identità dei due, si è scoperto che erano stati arrestati appena una settimana fa per spaccio a Milano ed erano gravati dal divieto di ritorno nel capoluogo lombardo. Un risultato importante, quello delle forze dell’ordine, per contrastare fenomeni di degrado urbano ed il traffico di droga nel territorio. Un problema molto sentito in città che sta mobilitando le forze dell’ordine. I carabinieri evidenziano l’importanza della partecipazione attiva dei cittadini: segnalando situazioni sospette possono fornire un contributo alla prevenzione e repressione dei reati.

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Corriere Adriatico