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PORTO SANT'ELPIDIO - Dicembre è il mese che detta l’agenda sul fronte della lotta all’erosione. Si parte dal 6 dicembre 2019, quando la Regione approva il piano di gestione integrata delle zone costiere e prevede scogliere emerse a Porto Sant’Elpidio. L’amministrazione pochi giorni dopo, il 16 dicembre, approva il progetto preliminare per valutare la fattibilità dell’opera.
Quest’anno, il 10 dicembre, l’Università Politecnica anticipa all’amministrazione i risultati dello studio che la Regione deve approvare, e cofinanziare.
Per avere la scogliera dal Tenna al Chienti occorrono 24 milioni, impossibile un intervento unico, si avanza in tre step. I lavori partirebbero a settembre 2021 per concludersi nel 2025. Come cambierà la linea di costa in questi 5 anni? La domanda che si pone. Nelle fasi transitorie i tratti confinanti a quelli interessati dai lavori come risponderanno? Il 6 novembre la dirigente regionale Stefania Tibaldi ha detto che tutta l’operazione «non deve creare problemi nella fase transitoria».
Di questo si parlerà stasera, il Consiglio è chiamato a pronunciarsi per dettare l’agenda, per un indirizzo politico chiaro. Si parte dal presupposto che il piano regionale approvato l’anno scorso faceva riferimento alla linea di costa rilevata tra il 2008 e il 2015 ma, da allora, la costa ha subito notevoli modifiche. La rifioritura della barriera soffolta realizzata nel 2006 e rinforzata tra il 2014 e il 2016 ha eroso dove mancava la barriera sommersa e non c’era niente da rinforzare. La stessa cosa si verificherà con le scogliere emerse.
Procedere a stralci provocherà alterazioni, squilibri, scompensi, quindi ancora prima di posare il primo scoglio bisogna sapere dove si andrà a parare. Sono quattro gli scenari allo studio: scogli a 170 o 250 metri dalla riva e a distanza di 20 o 30 metri tra un blocco e l’altro. L’Università dovrà dare indicazioni anche sui pennelli a nord e a sud dire se devono essere accorciati, rimossi o lasciati come sono. Oltre al dibattito sulle scogliere, altri argomenti saranno discussi nell’ultimo Consiglio dell’anno questa sera, a partire dalle 18.30.
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Corriere Adriatico