Porto Sant'Elpidio, rotatoria intitolata allo stilista Deodato: «È stato l'artista delle scarpe»

Porto Sant'Elpidio, rotatoria intitolata allo stilista Deodato: «È stato l'artista delle scarpe»
PORTO SANT’ELPIDIO -  Inaugurata la rotatoria a Salvatore Deodato all’incrocio tra via Garda e Raccordo villa Bonafede. Si è coronato il sogno del figlio...

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PORTO SANT’ELPIDIO -  Inaugurata la rotatoria a Salvatore Deodato all’incrocio tra via Garda e Raccordo villa Bonafede. Si è coronato il sogno del figlio del noto stilista, che si chiama come il padre, Salvatore, ma tutti lo conoscono come Turi o Turiddu.

 

E’ il componente della famiglia che più è stato accanto allo stilista che gli addetti al settore ricordano come il grande maestro, è quello che si è dato da fare per arrivare all’intitolazione e ieri mattina c’erano tutti, il sindaco Nazareno Franchellucci in fascia tricolore con i membri di giunta e consiglio, c’erano il consigliere regionale Marco Marinangeli, il sindaco e l’assessore allo sviluppo di Montegranaro Endrio Ubaldi e Lucio Melchiorri, c’erano la sorella di Turi e figlia dello stilista Anabel e buona parte del comparto calzaturiero con don Paolo Canale, alla benedizione della rotatoria e alla cerimonia di scopertura della targa. «Il consiglio comunale, nel solco delle celebrazioni dei 70 anni, ha ritenuto opportuno dedicare questo spazio a chi ha dato la vita per la calzatura ed è stato un precursore dei tempi e delle mode, questo luogo simboleggia lo spirito imprenditoriale che è caratteristica della nostra città» dice Franchellucci, da quella strada si passa, infatti, alla zona industriale sud.


Il segno


«Deodato ha lasciato un gran bel ricordo a Montegranaro ed è un piacere ricordare questa figura che ha contribuito allo sviluppo delle aziende locali» afferma Ubaldi; «oggi omaggiamo un artista con la A maiuscola – aggiunge Melchiorri – nel Fermano abbiamo il più grande distretto calzaturiero al mondo e questo è un segnale che diamo, significa che ancora ci crediamo!». Un siciliano, venuto a Porto Sant’Elpidio nel ‘72, ha lanciato la moda con le sue zeppe, le fibbie sulla tomaia, i disegni su carta. Nato a Roccalumera nel 1926 e morto nel 2006, Deodato è il simbolo del boom del calzaturiero, estroverso, passionale, esuberante, si è distinto ed è comparso sulle riviste patinate dedicate alle eccellenze italiane. «Se un uomo così fosse vissuto a Londra o a Parigi gli avrebbero dedicato una statua e la sua casa sarebbe già un museo ma siamo in Italia! Comunque siamo contenti del riconoscimento» fa sapere lo stilista Mario Cesetti, e il collega Lorenzo Gattafoni aggiunge: «È l’unico e vero artista della calzatura, il resto è noia, noi non siamo come lui. Lui è il passato, il presente e il futuro». C’era Annalisa Marcucci, presidente dell’Unione stilisti delle Marche, associazione che in questa e in altre occasioni si è attivata per ricordare Deodato.


La Regione


Dalla politica regionale: «Una prerogativa dell’Ente è valorizzare il territorio e chi vi ha dato lustro, la giornata odierna va in questa direzione – ammette Marinangeli –: un grazie va all’amministrazione ed al consiglio tutto, che ha deciso all’unanimità. Oggi si compie un atto dovuto e necessario». Turi, visibilmente emozionato, ha ringraziato tutti i presenti e ha scoperto la targa, pronto per nuove iniziative nel corso dell’anno, dalla messa del calzolaio alla nuova linea Deodato fino all’evento moda da programmare nel periodo estivo: sono tutti simboli per celebrare non tanto l’uomo quanto il mestiere che ha segnato il territorio. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico