Non si ferma al posto di blocco: inseguito dall’A14 alla Faleriense. La notte folle di un giovane

Non si ferma al posto di blocco: inseguito dall’A14 alla Faleriense. La notte folle di un giovane
PORTO SANT’ELPIDIO  - Notte movimentata sulla Faleriense, inseguimento da film dal casello dell’autostrada fino in via Faleria. Un automobilista non si è...

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PORTO SANT’ELPIDIO  - Notte movimentata sulla Faleriense, inseguimento da film dal casello dell’autostrada fino in via Faleria. Un automobilista non si è fermato al posto di blocco dei carabinieri all’imbocco dell’A14 e i militari si sono lanciati all’inseguimento del fuggiasco intorno alle quattro di notte.

 

I carabinieri sono riusciti a intercettare un automobilista che ritengono di aver visto alla guida del veicolo in fuga, appena parcheggiato. È arrivato il carro attrezzi per il sequestro ma il giovane fermato, fuori di sé, in preda ai fumi dell’alcol o forse di altre sostanze, si è messo a urlare svegliando tutto il vicinato. 


Ha inveito contro i carabinieri, sostenendo che non potevano ritirargli la patente e sequestrargli il veicolo prima di accertare che ci fosse proprio lui alla guida. È quindi arrivato il padre che alla pattuglia ha sostenuto la tesi del figlio: guidava lui. A questo punto il carro attrezzi è rientrato alla base senza sequestro. Le telecamere della zona a questo punto dovranno fornire i dettagli necessari a ricostruire la vicenda. Ce ne sono diverse, alla rotatoria della statale, tra le vie Milano e Faleria su un’altra rotatoria, alla piazzetta del Ferro di Cavallo di fronte al campeggio Le Mimose. E ci sarebbero anche diverse persone della zona che dicono di aver visto scendere dal veicolo proprio il soggetto che i carabinieri avevano fermato. Se il padre, per difendere il figlio, ha affermato il falso rischia di finire nei guai.


Intanto le proteste dei residenti si fanno sentire per il fracasso in piena notte. E’ cominciata l’estate a Porto Sant’Elpidio con la movida molesta. Una stagione che si prevede più calda di sicuro delle ultime due poichè le restrizioni della pandemia hanno inciso sul preoccupante fenomeno. Intanto tornano i soliti problemi: persone alla guida ubriache, auto che sfrecciano sulle strade, veicoli che sbandano pericolosamente, automobilisti che non si reggono in piedi e non riescono ad articolare le parole. Nei locali del lungomare non si sono registrati disordini perché i titolari di stabilimenti controllano la clientela e non vogliono rischiare la sospensione della licenza.

I buttafuori di questi locali spesso si rivelano utili anche in ausilio alle forze dell’ordine. Di solito i problemi si verificano quando la musica è finita e i locali hanno smesso di lavorare. La movida porta movimento, divertimento, economia ma, sull’altro piatto della bilancia, pesano le negatività che l’estate comporta tra urla, schiamazzi, notti insonni per chi vorrebbe dormire perché la mattina deve svegliarsi presto per andare a lavorare. Tra chi rivendica il diritto di riposare e chi vuole divertirsi è difficile trovare un punto d’incontro e sempre più spesso i sindaci ricorrono alle ordinanze.

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Corriere Adriatico