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PORTO SANT'ELPIDIO - Il Partito democratico di Porto Sant’Elpidio ha un nuovo segretario, Carlo Cognigni, 33 anni, ex consigliere subentrato a Stefano Senesi con Nazareno Franchellucci sindaco. Con lui segnali di pace tra Federazione provinciale e circolo cittadino. L’abbraccio tra ex Giovani Democratici, tra il segretario della Federazione di Fermo Luca Piermartiri e la new entry nella segreteria elpidiense dà la carica al Pd per una sinistra delle origini e un'opposizione centrata sui contenuti.
L’impegno
«Ho piacere che ci sia Luca come segretario di Federazione a Fermo – dice Cognigni –: siamo stati giovani democratici. Il mio passaggio nasce da un'idea maturata insieme a Mariano Langiotti, figura per me importante che aveva manifestato la volontà di lasciare a prescindere dall’esito della tornata elettorale.
L’obiettivo
«Faremo in modo che, a prescindere dalle correnti, ritorni il fermento nel Pd» dice Cognigni. Alla domanda sull'attuale amministrazione non si sbilancia ma evidenzia che «sui grandi temi, come la Fim, la linea è rimasta quella del passato - e aggiunge -: Ciarpella avrà la fortuna di inaugurare i progetti approvati e finanziati dall’amministrazione Franchellucci, ma eviteremo di fare opposizione partendo da quello che abbiamo fatto noi. Metteremo l’accento su quello che l’amministrazione non sta facendo, le manca una visione a lungo termine, che noi abbiamo sempre avuto». Piermartiri parla della segreteria «giovane, ma composta da persone che si sono fatte le ossa sul campo, nella palestra politica dei Giovani democratici. Lasciamo fuori le tensioni e tanti personalismi che ci sono stati, sia a livello locale che nazionale. C’è la necessità di rinnovamento nelle persone e nei metodi. I primi risultati stanno arrivando dalla Sardegna, poi c’è l’Abruzzo e nel 2026 le Marche».
Il via
«Nella Federazione di Fermo - ricorda - siamo ripartiti quasi da zero. Abbiamo battuto i piccoli comuni della montagna, dove il partito arrancava da tempo. Bisogna ripartire anche a Porto Sant’Elpidio. C'è stata una frattura importante negli ultimi due-tre anni, ma abbiamo ritrovato la via del dialogo. Questa città è casa mia, l’opposizione va fatta in maniera adeguata. Bisogna andare nei quartieri per ricostruire. Il rapporto tra il centrosinistra e la cittadinanza si è rotto, va ricompattato. La Federazione fermana sosterrà Carlo, rimettiamoci in cammino».
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