Obiettivo sicurezza: le telecamere alla Torre dell’Orologio, al cimitero e anche in alcune strade a rischio

Obiettivo sicurezza: le telecamere alla Torre dell’Orologio al cimitero e anche in alcune strade a rischio
PORTO SANT’ELPIDIO  - Obiettivo sicurezza, nuove telecamere in centro e al camposanto. Hanno funzionato gli occhi elettronici finora che hanno ridotto la presenza di...

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PORTO SANT’ELPIDIO  - Obiettivo sicurezza, nuove telecamere in centro e al camposanto. Hanno funzionato gli occhi elettronici finora che hanno ridotto la presenza di prostitute su strada. Funzioneranno anche per risolvere altre problematiche, dallo spaccio ai furti fino agli abbandoni di rifiuti. Così si arriva a circa 60 telecamere da via Fratte a via Milano, passando per via Cinque Giornate.

 

Impianti nei punti strategici, nelle zone calde. Finora si sono coperte le vie tradizionalmente più critiche, quelle periferiche. Negli ultimi anni in queste zone si sono ammodernati gli impianti e, ove necessario, si sono sostituiti i vecchi sistemi con i nuovi. Ora il problema si concentra in via Garda, via San Francesco e limitrofe. Si è già provveduto in viale della Vittoria, via Battisti, piazza della Repubblica, al parcheggio della stazione. 


Gli apparecchi sono collegati alla centrale di controllo di polizia. «Posizioneremo le telecamere in punti che abbiamo individuato per monitorare meglio il territorio – dice l’assessore Vitaliano Romitelli – l’area più sensibile al momento è nella parte esterna al civico cimitero, poi stiamo pensando ad altri luoghi sensibili, vicino alla Torre dell’Orologio e nelle strade più trafficate». L’assessore fa notare lo stretto rapporto che si è creato con polizia, carabinieri, guardia di finanza. Il centro è sorvegliato speciale ma «le problematiche da risolvere, nel corso degli anni, sono state sempre meno perché abbiamo avuto più presenza di forze dell’ordine al fianco della nostra polizia locale in diversi interventi - spiega Romitelli - conseguenza ne è stata una riduzione della delinquenza e una maggiore sicurezza per residenti e turisti. Bisogna dire anche che, dopo il Covid - continua l’assessore - sono cambiate le abitudini. C’è meno movimento notturno dopo la pandemia. Sembra essersi consolidata l’abitudine di non fare tardi la sera. A incidere positivamente è anche il rapporto consolidato con prefettura e questura». Le nuove telecamere sono ad ottica fissa e di lettura targhe. Controllano in tempo reale dalla copertura assicurativa ai veicoli rubati. Ci sono tre presidi con questi sistemi a lettura targhe. 


Il presidio del territorio passa per gli occhi elettronici e le politiche di sicurezza che tutti i comuni hanno abbracciato. C’è stata un’inversione di tendenza rispetto al passato, quando le telecamere erano soggette a critiche feroci perché si poneva la questione della privacy. Oggi le persone preferiscono più garanzie di tranquillità, a costo di rinunciare a un po’ di privacy. I gruppi di controllo di vicinato, invece, non hanno funzionato. Hanno suscitato entusiasmo all’inizio ma non sono riusciti a sopravvivere. Telecamere a parte, Porto Sant’Elpidio è anche il Comune che per primo ha creduto al Daspo urbano e ha applicato questa misura per allontanare dalla riviera persone ritenute moleste per la tutela dell’ordine pubblico. 

 

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Corriere Adriatico