FERMO - E’ stato rinviato a giudizio con l’accusa di tentato omicidio Osagie Halvebhose, il 38enne nigeriano che, lo scorso 3 ottobre, aveva seminato il panico nella...
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Il tutto intorno alle 13, in concomitanza con l’uscita dagli uffici e dalle scuole. Interminabili minuti di angoscia per gli automobilisti e gli studenti che si erano ritrovati faccia a faccia con lui e per l’intera città di Fermo. La notizia si era diffusa via social in poco tempo e la città era rimasta col fiato sospeso e con le strade praticamente deserte, fino alla comunicazione dell’avvenuto arresto. Dopo viale Trento, il nigeriano aveva fatto perdere le sue tracce passando attraverso i campi, tra le contrade Reputolo e Valleoscura, ed era arrivato in bici in zona Lido, dove era stato rintracciato dal vice commissario Serroni e dall’ispettore Ramini della questura di Fermo. Ne era seguito un piccolo parapiglia nel quale Halvebhose aveva tentato, roncola alla mano, di ferire i due agenti, che erano riusciti però, estraendo le armi di ordinanza, a farlo arrendere. Proprio per le modalità dell’arresto, sul nigeriano pesa anche l’aggravante del reato compiuto contro pubblici ufficiali nell’esercizio delle proprie funzioni. E' stato disposto il giudizio immediato. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico