PORTO SANT'ELPDIO - Ciottoli, ghiaia e tanta acqua. Gli chalet si allagano e la prima mareggiata d’autunno presenta il bilancio di un disastro annunciato. Il sindaco fa...
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Tra gli chalet, uno è senza sacchi addirittura. Konkobà non ha protezioni e non si capisce perchè. Il grido di dolore è comune. Da Crazy Summer al Tropical. «Dev’essere chiamata in causa la dirigenza regionale – dice Fiorenzo Talamonti del Tropical – la Regione non può più far finta che il problema non esista. Ormai non ci lamentiamo più per carenza di spiaggia, ci lamentiamo perché non abbiamo una prospettiva turistica».
Il mare avanza come la disperazione dei balneari. Oggi si pagano gli errori del passato. Le scogliere sono state realizzate male e a metà.
Arrivano a sud del Tropical e il problema è evidente a occhio nudo. «Non si può lasciare un’opera a metà per anni e anni – dice Talamonti – e non possiamo prendercela con questo sindaco. Punto il dito contro la Regione. Oggi ho problemi che 5 anni fa avevano i colleghi più a sud, ma il mio problema di oggi, tra due anni, l’avranno i colleghi del centro perché la costa indietreggia rapidamente ».
Andrea Di Santo del Pepenero fa notare che «La prima mareggiata dell’anno, dopo quelle estive, ha già provocato danni – e aggiunge – è entrata l’acqua negli stabilimenti, ha scavato sotto e ha danneggiato gli impianti elettrici. Ho sentito il sindaco – prosegue Di Santo – ha le mani legate e più di tanto non può fare. Chiediamo un intervento d’urgenza per rimettere in sicurezza le strutture perché i sacchi sono affondati. Chiediamo un intervento della Regione per una seconda fila di sacchi. Se avessimo fatto il ripascimento, con questa mareggiata, la ghiaia sarebbe già dispersa in mare» chiosa il balneare.
Stefano Marini del Konkobà gestisce uno degli chalet più in sofferenza dopo Storione e Salè. Ma il problema più grosso da Konkobà è che non erano stati messi neanche i sacchi. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico