PORTO SANT'ELPIDIO - Il piano antenne messo a punto dall'amministrazione prevede la presenza sul territorio di dodici siti. Nove confermati rispetto al 2008, un sito...
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Le novità riguardano l'impianto alla zona industriale sud, alla stazione ferroviaria e in via dei Tigli. Restano le antenne sul campanile della chiesa, pur ritenute non idonee da comune e regione. Di fatto a stabilire i giochi in questi casi sono le multinazionali. "L'amministrazione deve cercare comunque di fare il massimo per quanto è nelle sue competenze - dice il sindaco Nazareno Franchellucci - considerando la percezione di pericolo per la salute da parte dei cittadini che abitano vicino agli impianti". Il vicesindaco Annalinda Pasquali evidenzia il lavoro svolto dall'ingegner Mario Galieni e dall'architetto comunale Lauretta Cardoni. "Un lavoro che ci ha impegnato per più di un anno - afferma Pasquali - e modifica l'installazione degli impianti, rivede il regolamento comunale di locazione delle stazioni di telefonia e modifica un articolo del regolamento edilizio comunale". Il 3 agosto era stato presentato in regione una proposta di modifica alla legge regionale. "Ci siamo mossi a 360° anche con l'obiettivo di far adottare nuove tecnologie - spiega Pasquali - per questo incontro avevamo esteso gli inviti a studiosi in materia di campi elettromagnetici e telecomunicazioni". "All'assemblea c'era più gente rispetto alla presentazione del 2008" spiega l'ingegner Galieni, che ha approfondito la normativa e fatto il punto. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico