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PORTO SANT’ELPIDIO - Si riscalda il consiglio sull’ultimo punto all’ordine del giorno: il Gigli. L’argomento è quello che per tutto il secondo mandato Franchellucci ha tenuto banco. Il capogruppo di Fratelli d’Italia Giorgio Marcotulli ritiene il bando per l’affitto dei locali commerciali illegittimo e chiede alla maggioranza di sospendere la procedura.
La mozione, come era prevedibile, non passa con i voti contrari della maggioranza. Quello che era meno prevedibile è stata l’astensione di 4 consiglieri di opposizione su 6. Solo i 2 esponenti di Fratelli d’Italia hanno votato la mozione, Laboratorio Civico, M5s e Gruppo autonomo si astengono. Si rimarca così la formazione di due blocchi nel centrodestra, a conferma delle due coalizioni in corsa per le amministrative del 14 e 15 maggio.
L’arringa
Ma veniamo al Gigli, Marcotulli fa un’arringa e va oltre il tempo massimo, a tifare per lui c’è un nutrito pubblico che partecipa all’assise mentre si discute la mozione.
La consigliera senior Pd Annalinda Pasquali non tollera il processo per illegittimità «un’accusa pesante – dice - i bandi possono andare deserti, ci auguriamo di no ma non sappiamo chi risponderà, comunque non ci pare scandaloso portare a conclusione un iter avviato e dispiace che si voglia gettare un’ombra sull’operato dell’amministrazione e dei nostri uffici». Il capogruppo del Laboratorio Civico Pierpaolo Lattanzi ricorda le 4 perizie, per dimostrare il valore, portate avanti dai civici e ricorda i 3 esposti fatti, aggiungendo «è stato un acquisto fatto in tempi di pandemia, si potevano impiegare meglio i soldi. Oggi si completa un dramma, abbiamo tutti quasi 5,5 milioni di mutuo da pagare per i prossimi trent’anni».
La congruità
Gli uffici rimarcano la congruità dei tempi del bando e la determinazione del valore. Il sindaco non intende tornare sui percorsi fatti ma «ci tengo a dire che tutti abbiamo condiviso la funzionalità dell’immobile e quest’ultima operazione ci dà la possibilità di mettere un bene vincolato sul mercato. Se ci sarà l’interessato bene, ne saremo contenti, se non ci sarà, la prossima amministrazione prenderà in mano il bando e lo potrà cambiare. Dopo un certo numero di avvisi che potrebbero andare a vuoto, si potrà anche andare ad iniziativa privata». L’ultimo consiglio prima del voto si terrà il 9 maggio. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico