Imu e Tari, tante le famiglie in difficoltà: l’evasione adesso sfonda quota 2 milioni

Imu e Tari, tante le famiglie in difficoltà: l’evasione adesso sfonda quota 2 milioni
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PORTO SANT’ELPIDIO  - Due milioni e rotti di evasione Imu e Tari. E’ la cifra monstre che emerge dall’accertamento per le entrate tributarie 2021, la somma che il Comune deve recuperare. Nelle case sono arrivate mille notifiche per l’imposta municipale e 500 per la tassa rifiuti. Sono 1.971.309 euro per l’una e 198.314 euro per l’altra, le annualità pregresse.

 

Di Imu ad oggi sono stati incassati meno di 12mila euro e di Tari 43mila. Restano 2 milioni 114mila euro. Sospese le notifiche con la pandemia tra l’8 marzo e il 31 maggio 2020, siamo tornati alla normalità e il problema è uguale per tutti. Per il Comune anche, se non riesce ad incassare, e naturalmente per le famiglie che si ritrovano con questa tegola in testa in aggiunta alle altre, dal caro bollette di queste ultime settimane ai prezzi di generi alimentari alle stelle. L’amministrazione comunale sta adottando politiche di bilancio per cercare di venire incontro alle famiglie.


Firmato il protocollo di intesa con le sigle sindacali martedì mattina, emergono le linee guida. Nel contesto di un’emergenza virale aggravata dall’inflazione e l’impennata dei prezzi, le tariffe sono comunque rimaste invariate. L’amministrazione ha anche introdotto un capitolo in tema di appalti. Ovviamente lo Stato deve dare una mano per salvaguardare gli equilibri di bilancio, diversamente ne risentiranno i servizi alla comunità. Intanto il Comune ha istituito un fondo anticrisi da 32mila euro in aggiunta al reddito di cittadinanza. Il fondo comunale potrebbe essere potenziato nell’anno in corso.


In materia di appalti il Comune s’impegna a far lavorare le imprese locali. Si prevede una clausola per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate e si punta a favorire le piccole e medie imprese, i loro consorzi, suddividendo gli appalti in lotti funzionali, facendo ricorso a procedure negoziate fino alla soglia prevista dalla normativa. Contemporaneamente si cerca una maggiore efficienza dei servizi favorendo processi di aggregazione delle partecipate, a partire dalle aziende multiservizi, in particolare nella gestione dei rifiuti. Si abbassano le tariffe e il servizio è più efficiente.

C’è di più, l’amministrazione vuole incontrare le associazioni di categoria per agevolare la nascita di nuove attività partendo da una “fiscalità di vantaggio” per nuove aperture di imprese turistiche e commerciali. Riguardo le attività produttive si ritiene di poter aiutare, magari con mense e servizi interaziendali che porterebbero a ridurre i costi aziendali. Sul fronte delle attività ricettive si mette in campo la macchina della sicurezza con la lotta al sommerso e al precariato. 

 

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Corriere Adriatico