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PORTO SANT’ELPIDIO - Si è svolta la commissione sul Gigli lunedì sera. Il Comune prepara l’avviso per l’attività commerciale che dovrà insediarsi al piano terra. Si cerca un’attività di somministrazione di alimenti e bevande. L’amministrazione comunale si riserva il diritto di scelta, preferendo un’impresa locale e di nicchia a un brand della ristorazione di massa.
L’obiettivo è illuminare presto e bene piazza Garibaldi. Il sindaco Nazareno Franchellucci ricorda l’atto di acquisto sottoscritto dal notaio il 23 dicembre, devono passare 60 giorni da quella data e la Soprintendenza può presentare osservazioni. Sicuramente - è convinto il sindaco - non avrà alcunché da obiettare e quindi, approvato il bilancio in Consiglio «nel giro di una ventina di giorni dovremo esserci, scatteranno gli affidamenti».
Si comincerà con l’arredare lo spazio a uso pubblico: biblioteca al 1° piano e area polivalente a terra per mostre, esposizioni, spettacoli, convegni.
Con lui in sala giunta ci sono il presidente della commissione Giorgio Famiglini, la dirigente Catani, la presidente del Consiglio Milena Sebastiani, il vicesindaco Daniele Stacchietti, i consiglieri Mariano Langiotti e Carlo Vallesi del Pd, il civico Sergio Ciarrocca e Andrea Balestrieri di Fratelli d’Italia. «Civitanova è una potenza di fuoco in termini di ricettività – dice Famiglini – per noi è una risorsa, essendo al confine, dobbiamo saper sfruttare la situazione». Langiotti è convinto che Porto Sant’Elpidio può diventare il punto di riferimento del turismo in provincia, d’estate. Anche per l’ottima viabilità. Ciarrocca pensa alle case dei pescatori al borgo marinaro, una volta ristrutturate quelle in via Principe Umberto e IV Novembre si completerebbe il quadro.
Stacchietti ricorda il percorso avviato con la pedonalizzazione di via Battisti: «Siamo all’ultimo miglio» evidenzia. Balestrieri sottolinea che le scelte non sono state condivise dall’opposizione: «noi avremmo optato per tutt’altra procedura – dice – sia per quanto riguarda l’acquisto dell’immobile, sia per quanto riguarda l’uso degli spazi commerciali. Arrivati a questo punto non possiamo fare altro che continuare a vigilare».
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Corriere Adriatico