Sfida per il nuovo sindaco a Porto Sant'Elpidio, accordi ancora lontani. Ecco tutti i protagonisti in campo

Sfida per il nuovo sindaco a Porto Sant'Elpidio, accordi ancora lontani. Ecco tutti i protagonisti in campo
PORTO SANT’ELPIDIO - Politica in fermento in queste settimane decisive per la scelta delle formazioni e dei candidati in campo per la prossima tornata elettorale. I giochi...

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PORTO SANT’ELPIDIO - Politica in fermento in queste settimane decisive per la scelta delle formazioni e dei candidati in campo per la prossima tornata elettorale. I giochi devono essere fatti ma c’è molta confusione ancora e i tempi stringono. Scosse di terremoto a destra e sinistra, anzi è la sinistra che si è fatta meno sentire in questi giorni ad apparire più in difficoltà per tante ragioni. Per lo spopolamento tra le file del partito a tutti i livelli, dal nazionale al locale, per la distanza tra la sezione provinciale e quella comunale, non può non incidere la distanza che si è creata negli ultimi anni tra la compagine cittadina e il segretario della Federazione di Fermo Luca Piermartiri, che nell’uscire dalla giunta si è trascinato dietro il gruppo dei Giovani del Pd. 


I protagonisti


Restano in campo molti volti noti, come Paolo Petrini, l’uomo che ha percorso tutti i gradini dal Comune alla Regione al Parlamento. Oppure un assessore di peso come Marco Traini, con delega a Bilancio e Servizi sociali, entrato tardi in amministrazione ma molto attivo. Dall’ultima riunione emerge che se il Pd non rinuncia a Petrini, Traini potrebbe sfilarsi. Due i possibili candidati civici: sono la presidente del Consiglio Milena Sebastiani e l’assessore alla Sicurezza Vitaliano Romitelli. Le liste in appoggio puntano i piedi, la convinzione generalizzata sembra che non si possa vincere senza una bella svolta verso il centro.


Il confronto


L’ultima riunione, giovedì scorso, è stata bella scossa, i contrasti si sono resi evidenti. La presa di posizione forte si era palesata quando le civiche in maggioranza avevano deciso di accorparsi nel coordinamento. Il segretario del Pd Mariano Langiotti tiene la posizione, usa la diplomazia per prendere tempo: «Ci stiamo incontrando - dice -: c’è un clima molto positivo di confronto, stiamo cercando di fare sintesi al momento e siamo concentrati sui nomi, sono convinto che arriveremo alla decisione a brevissimo, dopodiché tutte le forze siederanno al tavolo per discutere del programma elettorale e del futuro della città». Il nome del candidato tiene sulle spine, l’assessore alla Sicurezza mantiene il passo felpato ma deciso, parla del vento del cambiamento che soffia, piaccia o no.


La situazione


«C’è stata una contrapposizione tra forze politiche in campo ma l’ultima riunione è stata tra persone civili, quindi pacata nei toni – afferma Romitelli –: abbiamo evidenziato i problemi sul candidato e abbiamo parlato della strategia da mettere in campo per vincere. Ritengo necessario un candidato di centro, visti i problemi che sta attraversando il Pd e vista anche l’esperienza che abbiamo maturato, sia io che Sebastiani. Ormai è nell’aria, non dico niente di nuovo. Petrini è una persona rispettabilissima, di alto profilo, rimarrà sempre il sindaco del cambiamento per Porto Sant’Elpidio ma pariamo di 24 anni fa. Adesso è diverso, dobbiamo rendercene conto. Nel corso di una settimana o dieci giorni dovremmo arrivare al punto». Romitelli e Sebastiani sono due persone che hanno dato molto al Pd negli anni, sembra sia arrivato il momento del raccolto. Nel centrodestra,invece, continuano le scosse a media intensità, l’ultima, come abbiamo riferito nell’edizione di ieri, è arrivata con l’ingresso del nuovo polo civico formato dall’ex candidato sindaco Alessandro Felicioni, Attilio Ripa e Lorenzo Pezzola, una formazione che spariglia le carte. Il Laboratorio Civico sembrava aver messo all’angolo Fratelli d’Italia con la formazione allargata a Lega e Forza Italia, due partiti di destra che si sono arroccati sul nome del candidato Gian Vittorio Battilà, ingaggiando quindi un braccio di ferro con Fratelli d’Italia.


La strategia


Un arrocco che potrebbe apparire incomprensibile per la verità, visto il consenso di cui gode il partito. Ma la presa di distanza del Laboratorio, con gli azzurri e i leghisti, c’è stata dopo l’ingresso dei civici di Massimiliano Ciarpella, Enzo Farina e Livia Paccapelo in centrodestra. Altre tre liste tanto appoggiate da FdI quanto avversate da Battilà e i suoi. Ora però il Laboratorio deve vedersela con un ex di peso, quel Felicioni che torna ad essere l’ago della bilancia. Il tutto senza dimenticare tutto il resto che bolle in pentola, dal Movimento 5 Stelle al Terzo Polo Italia Viva-Azione, fino a Daniele Scotucci, rientrato in pista con Italexit. Anche su questo versante sono possibili altri colpi di scena.

 

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Corriere Adriatico