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PORTO SANT’ELPIDIO - Non si sono fatti i numeri della crisi ieri al ristorante il Gambero con Confartigianato ma si è parlato di sviluppo delle imprese. C’era tanta politica ma c’erano anche tanti imprenditori. Certo, i soldi non spuntano come funghi. Le risorse bisogna saperle intercettare. Da questa considerazione si parte per tracciare un quadro nuovo, dopo il periodo nero della pandemia.
«Questa è la prima di tante altre iniziative che organizzeremo - dice Lorenzo Totò, presidente di Confartigianato Imprese -: abbiamo scelto settembre per la ripartenza. Sappiamo che arrivano i fondi del piano nazionale di ripresa e resilienza del settennato europeo e questa è un’occasione per parlare con le istituzioni.
Il sindaco Nazareno Franchellucci fa riferimento alle infrastrutture: «Siamo una delle poche aree che beneficia del blocco dei licenziamenti e della cassa integrazione in deroga - afferma -: dobbiamo avere appeal sui mercati internazionali. Regione e Governo devono saper mettere a terra risorse, le quali devono arrivare rapidamente. Il Comune può far sì che arrivino, per uno sviluppo territoriale, a partire dalle infrastrutture».
Sul fronte del credito, Paolo Mariani di Uni.Co Confidi dice che «il credito ha continuato a crescere nel 2021: il ruolo dei Confidi diventa sempre più importante». Andrea Putzu, presidente della Commissione regionale per lo sviluppo economico, parla del sostegno che la Regione ha previsto per il microcredito con una delibera di giunta «per sostenere le imprese che sono la spina dorsale della nostra regione. A oggi abbiamo tracciato una strada per dare risposte concrete».
Secondo il presidente della Regione Francesco Acquaroli, che tira le somme, «le prospettive dopo l’estate sono diverse rispetto all’anno scorso. L’impatto del Covid è stato superiore rispetto al 2020 ma ci sono possibilità superiori di affrontare la pandemia questo autunno, con le vaccinazioni e altri strumenti che ci permettono d’intraprendere una programmazione e mettere in campo il necessario per rilanciare la manifattura, in particolare il calzaturiero. Bisogna decidere insieme alle associazioni e alle imprese dove andare a incidere nell’immediato, poi nel medio e lungo termine. Pensiamo alla legge 13 per la liquidità. I presupposti per essere vicini al mondo del lavoro ci sono tutti. Penso al sostegno per i campionari, penso all’internazionalizzazione. La priorità è dare forza al nostro tessuto imprenditoriale».
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