Porto San Giorgio, che bello il mare a settembre, anzi no: «Stabilimenti chiusi? "Colpa" delle scuole»

Porto San Giorgio, che bello il mare a settembre, anzi no: «Stabilimenti chiusi? "Colpa" delle scuole»
PORTO SAN GIORGIO - Stagione balneare finita. Non si fa che parlare di destagionalizzare ma poi, arrivati a settembre, c’è la corsa a lavare ombrelloni e lettini e a...

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PORTO SAN GIORGIO - Stagione balneare finita. Non si fa che parlare di destagionalizzare ma poi, arrivati a settembre, c’è la corsa a lavare ombrelloni e lettini e a chiudere i battenti. I balneari, nonostante gli inconvenienti del meteo, la stagione sono riusciti a portarla a casa e sono pronti per un primo bilancio della stagione.

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Il momento

Romano Montagnoli, vicepresidente Sib regionale dice: «Ormai siamo alla frutta. Anche se la Regione, con un decreto, ha spostato la fine della stagione a fine mese, cambia poco, è ininfluente. Noi possiamo dire che se è tempo bello ci siamo, se è brutto no. Qualcuno in giro c’è ancora, se il tempo si mantenesse, qualcosa potremmo riuscire ancora a spizzicare, aiuterebbe, anche se questo non cambierebbe di certo le sorti della stagione. Ci sono i pensionati ma ora inizia la scuola. C’è qualche straniero in giro che vuole l’ombrellone per stare due ore in spiaggia e fare pranzo, noi manteniamo gli stessi servizi. È la coda di una stagione abbastanza anomala che conferma un 20% in meno». Spesso, a settembre si viene a creare anche il problema dei dipendenti, poiché anche molti bagnini vanno ancora a scuola o all’università.

La fase

«Il nostro - spiega Montagnoli - sostanzialmente è un servizio legato all’inizio dell’anno scolastico. Per questo, da anni, al governo nazionale chiediamo di tornare ad aprire le scuole il 1° ottobre. Settembre è ininfluente, i consumi non li raddrizzi, essendoci poca gente in giro. Avere fine maggio e giugno fa la differenza sulla stagione. È quella spinta che serve per far partire il motore della stagione». Da Albachiara il titolare, Marco Celanzi, si sta adoperando a sistemare e riporre ombrelloni e lettini, ma se in queste giornate di sole, qualcuno dovesse arrivare, qualche ombrellone per ora c’è ancora in spiaggia.

La giornata

«Domenica avevamo ancora 100 lettini. Molto dipenderà dal tempo. Noi siamo abituati a lavare gli ombrelloni man mano e a rimetterli a posto. Per ora abbiamo iniziato a togliere solo 25 ombrelloni. Lavoriamo così da 25 anni, finché c’è il sole lavo gli ombrelloni e quando fa freddo sto a casa». Emanuele Agostini, dallo chalet Venti Venti che ha già chiuso le saracinesche, non ha dubbi: «Qui non vale la pena tenere aperto fino a ottobre. L’ho capito facendo questo lavoro. La stagione è andata bene. Bisognerebbe impegnarsi per sbagliare. Sì, abbiamo sofferto un po’ a giugno ma noi ci salviamo con le serate. Luglio e agosto sono stati dei bei mesi. Lavoro bene con gli stagionali, su 72 ombrelloni, 65 sono stagionali. Ad agosto non avevo neanche un lettino libero».

Il tempo

«Poi - sottolinea - c’è sempre da togliere una settimana per rimettere tutto in ordine. Venerdì avevo solo 18 persone a cena. Così, sabato ho chiuso. Domenica, per chi voleva, mettevamo a disposizione i lettini ma per noi la stagione finisce qui. Non vale la pena di continuare a tenere aperto a settembre, anche perché rischiamo di incrementare i tentativi di furti. In generale forse si è fatto qualcosina in meno rispetto agli altri anni, ma secondo me ha a che fare con il post Covid e con tanta gente che ha preferito stare a casa sua». 

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Corriere Adriatico