Protezione civile, nell’autoparco di Porto San Giorgio cinquantamila euro finiti in fumo

Protezione civile, nell’autoparco cinquantamila euro finiti in fumo
PORTO SAN GIORGIO  - Incendio all’autoparco, danni per cinquanta mila euro per la protezione civile. Il sindaco Vesprini: «Servizio indispensabile, cerchiamo...

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PORTO SAN GIORGIO  - Incendio all’autoparco, danni per cinquanta mila euro per la protezione civile. Il sindaco Vesprini: «Servizio indispensabile, cerchiamo risorse per riattivarlo». Si cercano sponsor utili a reperire risorse per il materiale da riacquistare e un container per la protezione civile. La macchina della solidarietà avrà un ruolo decisivo.

 


Disagi a catena


Comune e San Giorgio Distribuzione Servizi continuano ad operare per contenere l’emergenza legata all’incendio che ha distrutto un’ala dell’autoparco. Ad una settimana dall’accaduto, l’ente e la società hanno principalmente operato per limitare i disservizi legati alla distruzione di mezzi e materiali, alla sistemazione dei beni in sedi provvisorie e all’avvio dell’iter per il ripristino degli spazi. Ad essere coinvolto è stato anche il magazzino della Protezione civile, dove erano allocati mezzi, attrezzature e materiali che il gruppo comunale di volontariato utilizza per interventi ed emergenze.


L’emergenza


«Parliamo di uno strumento indispensabile per la città che al momento è semi sguarnito -ha affermato il sindaco Valerio Vesprini- . Per questo, insieme alla giunta, siamo quotidianamente al lavoro per alleviare i disagi, ricercando la collaborazione di aziende private e intervenendo con fondi comunali per riattivare il servizio. Ci adopereremo in tutti i modi per accorciare i tempi dei risarcimenti ma sappiano bene che non saranno immediati. Invece la Protezione civile lavora sulle emergenze e la città ha necessità ora di essere coperta. Servono quindi attrezzature e mezzi adatti entro pochi giorni».


La conta dei danni


Il coordinatore Luciano Pazzi riferisce che «sta completando la stima dei danni, ammontano a circa cinquanta mila euro. Per il ripristino del gommone Picchio mare adibito al soccorso saranno necessari almeno 8.500 euro per i tubolari, le due tende pneumatiche hanno un costo di 5mila euro ciascuna. Sono andate completamente distrutte tutte le altre attrezzature della logistica, gruppi elettrogeni, vestiario e le torri-faro. L’accaduto ha gravemente compromesso l’operatività. Abbiamo la necessità di riattivare il capannone, nel frattempo siamo alla ricerca anche di un container d’emergenza che funga da magazzino».


Sangiorgio Energie 


I danni non sono da meno per la Sangiorgio Energie che nel rogo ha visto andare in fumo il materiale per la nettezza urbana, i sacchetti della differenziata, la macchina spazzolatrice e il trattore per la pulizia della spiaggia acquistato pochi mesi prima. La conta finale dei danni potrebbe aggirarsi su un centinaio di migliaia di euro. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico