PORTO SAN GIORGIO - Nella speranza che il sole possa rifocillare le pelli prolungando l’estate vera sino a settembre, il panorama del mare attuale rischia di essere...
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Sono i venditori abusivi i quali, che si tratti di un weekend popolato o di un comune giorno di metà settimana meno vivace, allestiscono sulla spiaggia i loro scaffali mobili stracolmi di merce. E, visto che siamo a fine stagione, propongono pure saldi e svendite prendi tre e paghi due. Sul finire dell’estate, dunque, sembra di ritornare indietro di otto settimane: parcheggi sul lungomare con più spazi vuoti, sdraie e lettini non proprio esauriti ma innumerevoli ambulanti che non mancano all’appello. A cambiare sono soltanto i “compagni” di spiaggia.
Se due mesi e passa fa l’altra categoria gettonata era costituita dai ragazzini delle colonie, stavolta lo spazio è condiviso coi bagnanti irriducibili o i turisti dell’ultimo minuto. Sempre accesa è invece l’ira degli operatori balneari che di fronte alle prime file degli ombrelloni vedono costruire dagli abusivi veri e propri mercati. A poco sono valsi dunque i controlli e i blitz delle forze dell’ordine, non ultimo quello effettuato lo scorso 11 agosto alla stazione di Porto San Giorgio tramite la sinergia di carabinieri, polizia, finanzia e vigili urbani: il fenomeno dell’abusivismo, talmente radicato sulle spiagge, sembrerebbe difficile da estirpare.
«Evidentemente c’è qualcuno che può fare come vuole, che può fare avanti e indietro sulla riva con il proprio negozio mobile (carretti col rotelle con costumi, abbigliamento, monili, ndr) – il rammarico di un concessionario del centro -. Dove portano la roba quando smontano la sera? Questo non lo so, lo dovrebbe scoprire chi di dovere. So soltanto che, se chi controlla trova nei nostri chalet un ragazzo in prova per due ore, una bella multa salata non ce la toglie nessuno». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico