Mario, panificatore e pizzaiolo, addio a 48 anni. In centinaia al funerale: «Il suo sorriso era contagioso»

Mario si è spento a 48 anni, commosso addio in chiesa: «Il suo era un sorriso contagioso»
PORTO SAN GIORGIO -  In centinaia per l’ultimo saluto a Giammario Raschini. I funerali ieri alle 15 alla chiesa di San Giorgio, piena di amici. Raschini si è...

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PORTO SAN GIORGIO -  In centinaia per l’ultimo saluto a Giammario Raschini. I funerali ieri alle 15 alla chiesa di San Giorgio, piena di amici. Raschini si è spento martedì all’hospice di Macerata a soli 48 anni. Per tutti “Mario”, non era solo un pizzaiolo ma un panificatore professionista che oltre ad aver trasmesso a molti la passione per l’arte bianca, l’aveva anche insegnata nei corsi di formazione, in Italia e anche all’estero.

 


Fra i presenti spiccavano in maglietta bianca e tenuta da lavoro i pizzaioli che da Raschini hanno imparato l’arte di fare la pizza. «Era giovane e avrebbe potuto dare ancora tanto a questo paese - ha rimarcato don Mario Lusek -. Ha fatto del suo meglio, anche nel momento della prova, quando la lotta è diventata impari. Siete accorsi in tanti per salutare non un amico ma l’amico di tutti. L’amico che dalle sue ultime telefonate, anche se dal letto, riusciva a scacciare la tristezza. Vi esorto a trasformare la tristezza di oggi in armonia e in un momento di amicizia profonda». Le sue parole sono risuonate in chiesa per infondere coraggio ai famigliari e agli amici. «Ogni volta che incontriamo la morte - ha ripreso - pensiamo a una sconfitta. La temiamo come la più agguerrita avversaria ma la resurrezione di Cristo le toglie l’ultima parola. Il dubbio ci assale, credere non elimina la tristezza. Mario era amato per il suo spirito di servizio e il sorriso contagioso».


Fuori dalla chiesa, un ultimo pensiero rivolto a Mario, affidato alle note di De Gregori con La Donna Cannone, mentre una ragazza ha liberato in cielo palloncini bianchi con la scritta “Ciao Mario”. Dopo la celebrazione il feretro si è avviato al cimitero di Porto Sant’Elpidio.

 

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Corriere Adriatico