Allarme sicurezza a Porto San Giorgio, appello dell’ex sindaco Loira: «Bisogna alzare il livello di attenzione»

Sicurezza, appello dell’ex sindaco Loira: «Bisogna alzare il livello di attenzione»
PORTO SAN GIORGIO Continua la polemica sulla sicurezza in città, dopo i fatti di sangue che si sono verificati durante lo scorso fine settimana. Il consigliere di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PORTO SAN GIORGIO Continua la polemica sulla sicurezza in città, dopo i fatti di sangue che si sono verificati durante lo scorso fine settimana. Il consigliere di maggioranza, Andrea Susino, padre di due figli adolescenti, si è così rivolto ai giovani: «Porto San Giorgio non merita l’etichetta di città di confine. Non meritiamo di finire quotidianamente nelle cronache riservate alla cronaca nera, per il solo fatto di aver organizzato una notte di divertimento, sano e puro dedicato a voi ragazzi, sfociato per colpa dei soliti pochi, che approfittano della situazione per i loro loschi affari. Leggo di risse, leggo di spaccio, leggo di armi, leggo di baby gang, leggo di regolamento di conti, il tutto fra adolescenti. Perché, ragazzi? Perché vi dovete rovinare la vita con cose più grandi di voi? Cosa volete dimostrare?».  



Anche l’ex sindaco Nicola Loira, oggi all’opposizione, si è espresso in un post sui social dal titolo «Giovani & coltelli». «Sabato sera, -ha esordito Loira- tre giovani sangiorgesi, ottimi studenti e valenti sportivi, senza darsi appuntamento si sono ritrovati al pronto soccorso dell’ospedale di Fermo: chi con una lacerazione all’addome da arma da taglio, chi con uno zigomo fracassato, chi con lesioni alle braccia inferte con i vetri di una bottiglia rotta. La violenza giovanile torna purtroppo a sporcare di sangue le strade della nostra città: perché di violenza si tratta e non più di episodi di bullismo, seppur gravi, come quelli conosciuti negli anni scorsi e affrontati con buoni risultati dalle istituzioni, in primis dalle Forze di polizia. Abbiamo il dovere di difendere la libertà dei nostri ragazzi e dei turisti, di vivere in sicurezza la nostra Città e tutto quello che offre nel periodo più bello».

Non bastano più controlli

Nel «caso di specie, l’approccio tradizionale dei maggiori controlli non è sufficiente. Va preteso che venga alzato al massimo il livello di attenzione di tutti ed in particolare delle istituzioni preposte alla sicurezza: è comprensibile l’esigenza di coprire il territorio in maniera uniforme ma è sulla costa che in questi giorni si concentrano le persone, delinquenti compresi. Potrebbe risultare inefficace impiegare uomini e mezzi anche dove è storicamente meno probabile che possano verificarsi aggressioni o altro genere di episodi violenti. Bisogna investire concretamente in un patto tra i comuni costieri per neutralizzare la portata criminale dei fenomeni che nascono in alcuni quartieri del territorio. Qualche mese fa si sono incontrati i sindaci di Fermo, Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio. Non è dato sapere cosa si siano detti e quale strategia nel merito abbiano pianificato ma è assolutamente necessario che si muovano all’unisono approfittando anche dell’attuale consonanza politica». «Quanto accaduto nei giorni scorsi -ha continuato Loira- va affrontato con responsabilità, equilibrio e fermezza. Senza strumentalizzare le situazioni, né tanto meno per fini politici come in passato, ma non si può banalizzare né affrontare la questione con approssimazione e superficialità. Limitarci alle raccomandazioni al divertimento sano che arrivano dagli adulti, anch’essi responsabili perché spesso distratti ovvero troppo impegnati solo su se stessi, oltre ad apparire ipocrita potrebbe non avere alcun effetto».

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico