Dragaggio a Porto San Giorgio, ok in Appello al risarcimento. Il Comune: «Soldi tolti ai lavori per la città»

Dragaggio a Porto San Giorgio, ok in Appello al risarcimento. Il Comune: «Soldi tolti ai lavori per la città»
PORTO SAN GIORGIO - Dragaggio, il Comune dovrà risarcire la società Marina. Legnata da oltre 300mila euro per l’ente. Soddisfatto l’amministratore...

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PORTO SAN GIORGIO - Dragaggio, il Comune dovrà risarcire la società Marina. Legnata da oltre 300mila euro per l’ente. Soddisfatto l’amministratore delegato Renato Marconi mentre il sindaco Valerio Vesprini rimarca che con quei soldi «potevamo farci altro. Si ripercuoterà sul paese». A pochi giorni dalla consegna della polizza fideiussoria a garanzia dei mancati pagamenti per i canoni concessori, arriva quindi la pronuncia della Corte d’appello in merito al risarcimento danni chiesto dalla società Marina per i lavori all’imbocco del porto nel 2010 e 2013.

 
I fondi


Una pronuncia che ha condannato Comune e Regione in solido. «La Corte d’appello è stata chiara - dice Marconi -. Adesso il Comune dovrà pagare questi soldi, li chiediamo al Comune e non alla Regione visto che sono responsabili in solido, scegliamo noi su chi rifarci. Adesso puntiamo al tavolo per il riequilibrio della concessione. Noi chiediamo il rispetto delle norme di legge. Non chiedo favori, accordi o transazioni. Chiedo l’applicazione della legge. Non voglio fare nessun dispetto o trovarmi in condizioni di attrito personale con nessuno. Voglio l’applicazione della legge. La società negli anni ha subito tanti torti e a questo deve essere posto rimedio».L’amministratore della società pochi giorni fa si era detto forte della legge: «Sapevo che sarebbe andata così, fin dal primo momento, anche se naturalmente questa causa è stata intentata dall’amministratore Costantino Sarnari che è ancora socio della società.

 

Ma l’aveva istruita lui correttamente, dopo aver fatto un lavoro in nome e per conto del Comune e della Regione, lavori che non sono stati riconosciuti e per questo abbiamo chiesto ristoro dei lavori eseguiti. Io ho letto le carte e da subito ero sicuro che fosse il Comune che ci doveva i soldi». Come prossimo obiettivo «insisteremo con il Comune e l’Agenzia del demanio per un incontro sui punti del canone e della proroga della concessione, a questo tendiamo. Il porto non può continuare a rimanere così senza lo sviluppo della parte immobiliare, ci sono 4 ettari di terra abbandonati in un punto cruciale per la città di Porto San Giorgio. È anche un peso per la città e per lo sviluppo turistico che potrebbe invece rappresentare una forte spinta per la zona sud di Porto San Giorgio».


«Ovviamente - commenta dal canto suo Vesprini - siamo dispiaciuti. Purtroppo subiamo situazioni che risalgono a tanti anni fa. Ma continuiamo a lavorare a testa alta. Sicuramente ci assicureremo bene con l’ufficio legale e verificheremo se sia possibile l’ipotesi di ricorrere in Cassazione. Di certo, sarebbe una bella botta per le casse comunali. Una cifra del genere metterebbe a repentaglio i servizi per tutta la città, come il taglio dell’erba, le potature, feste ed eventi,il sociale. Sono tutti aspetti sui quali questa questione avrà delle ricadute. Erano soldi che si sarebbero potuti destinare per asfaltare le strade, tagliare l’erba, garantire bonus per lo sport e per le famiglie». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico