Porto San Giorgio, per il dragaggio 700mila euro: i lavori partiranno tra 11 mesi

Porto San Giorgio, per il dragaggio 700mila euro: i lavori partiranno tra 11 mesi
PORTO SAN GIORGIO - Dragaggio, 700mila euro per il porto. Incontro del sindaco Valerio Vesprini e dell’assessore Fabio Senzacqua con diportisti e associazioni in Comune. Per...

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PORTO SAN GIORGIO - Dragaggio, 700mila euro per il porto. Incontro del sindaco Valerio Vesprini e dell’assessore Fabio Senzacqua con diportisti e associazioni in Comune. Per Senzacqua «la politica deve programmare. Non può lavorare in emergenza». Al centro dell’incontro di ieri mattina, il dragaggio, la progettazione e i tempi di intervento necessari al porto, temi di cui l’amministrazione ha parlato insieme ai diportisti, il comitato Liberiamo il porto, Maretta club, un rappresentante di Liberi nel vento e le associazioni interessate.

 


La situazione


«Appena arrivati, abbiamo ereditato 140mila euro destinati al dragaggio senza che ci fosse però traccia di alcun progetto - ha spiegato Vesprini durante il confronto - . A settembre, ci siamo attivati in tempo per reperire altri fondi e pianificare interventi. Grazie al supporto della Regione, del presidente Francesco Acquaroli e dei consiglieri regionali del territorio, Porto San Giorgio è riuscito a ricevere 700mila euro, che sono risorse per noi fondamentali che verranno destinate interamente al porto».

Il sindaco ha sottolineato l’importanza di un dialogo costante tra l’amministrazione e concessionari del Marina «per favorire interventi che uniscano gli sforzi del pubblico insieme a quelli del privato. Per la progettazione del futuro dragaggio e la direzione lavori, verranno individuati dei professionisti». L’assessore Senzacqua ha poi rimarcato «l’importanza del porto per la città e per la provincia, per settori cardine quali turismo, lavoro, sport, inclusione, sociale e cultura».

L’intenzione dell’amministrazione comunale è di definire i tempi del dragaggio «tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024 - ha concluso Vesprini -. In aggiunta, prima della stagione estiva, abbiamo valutato lo spostamento delle sabbie a garanzia della navigabilità. Faremo in modo di raggiungere il miglior risultato possibile con quello che abbiamo a disposizione». Allo stato attuale, l’infrastruttura ha una profondità di circa due e metri e 60 centimetri che, secondo Senzacqua, è pressoché quella di prima, ovvero non è cambiato molto negli ultimi tempi pur essendo una situazione al limite. «Purtroppo - ha dichiarato ancora Senzacqua - i soldi spesi non hanno portato una maggiore navigabilità. Non possiamo attendere che non si passi più. Siamo ancora alle misure dell’ordinanza precedente all’ultimo dragaggio. La situazione peggiora un po’ con la bassa marea e si passa meglio con l’alta marea. Le difficoltà ci sono per barche a vela e quelle con pescaggio superiore».


I tempi


«La politica - ha ribadito - non può più aspettare l’emergenza. Bisogna programmare in anticipo. Non se ne può parlare quando le barche sono incagliate e non riescono ne a uscire ne a rientrare, correndo rischi e pericoli. Serve una programmazione». Questi «700mila euro, sono spalmati dalla Regione in due anni - ha spiegato ancora Senzacqua -: per questo faremo un intervento unico a cavallo del 2023 e dell’inizio 2024, per un intervento unico ed un risultato più efficace. Prima dell’estate, prepareremo un intervento di spostamento sabbie che per garantire la navigabilità del canale». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico