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PORTO SAN GIORGIO - In tutto 183 chilometri di costa marchigiana sono Bandiera Blu. Grande festa regionale ieri con un omaggio anche alla conquista dei vessilli Lilla e Verde. Sono 18 i Comuni premiati, 33 gli indicatori ambientali per l’ottenimento del vessillo. Spiagge molto diverse ma parimenti attrattive: un risultato corale, ma anche un unicum di sicurezza per turisti e cittadini.
La cerimonia
La festa si è aperta con il concerto bandistico in piazza Matteotti ed è arrivata al culmine con la consegna dei riconoscimenti. Un vessillo prestigioso ma con requisiti molto stringenti e complicati da raggiungere, che richiede molto impegno da parte delle amministrazioni, alcune delle quali si fregiano della Bandiera già da diversi anni: Sirolo da 30, Senigallia da 27, San Benedetto da 25. Celebrato in casa un gradito ritorno, quello di Porto San Giorgio. A dare il benvenuto agli ospiti il sindaco Valerio Vesprini: «Ringrazio la Regione - ha rimarcato - per aver organizzato questa festa qui. Dopo anni di purgatorio, Porto San Giorgio può tornare Bandiera Blu.
I numeri
«L’anno scorso - ha ricordato il governatore - eravamo 17, due anni fa 16, oggi siamo 18 con il rientro di Porto San Giorgio, la città fa un ulteriore balzo in avanti a testimonianza della grande sensibilità e cultura verso l’ambiente, la sostenibilità e i servizi, indicatori fondamentali per l’attrattività turistica e non solo. Per noi significa economia e riconoscimento di bellezza, ma anche aiuto nel far comprendere ai marchigiani quanto sia bella la nostra terra e quanto si possa investire ed essere attrattivi verso i giovani e farli diventare protagonisti di questo futuro». Come ricordato da Acquaroli, la Bandiera Blu innesca un circolo virtuoso che parte dalla ricerca della destinazione per le vacanze e passa anche dalla valorizzazione dei borghi da rilanciare. Era presente anche l’onorevole Lucia Albano, sottosegretaria al ministero di Economia e finanze a testimoniare quanto la Bandiera Blu sia legata all’economia del mare.
La Fee
E non poteva mancare il presidente della Fee Claudio Mazza: «La qualità delle acque di balneazione - ha rimarcato - è il paletto d’accesso, ma parlare solo di qualità delle acque è riduttivo, vanno incluse raccolta dei rifiuti e depurazione e sicurezza della spiaggia. Nelle Marche l’attività ambientale cammina di pari passo con una cultura dell’ambiente e dell’ospitalità. La Bandiera si basa su ambiente, territorio e cultura. Nelle Marche non manca niente di tutto ciò». Per la premiazione dei Comuni, con i sindaci sul palco, è arrivata una madrina d’eccezione, Manuela Arcuri, alla quale è stato chiesto di mettere il “timbro” alla manifestazione, ora che ha scelto le Marche per produrre il suo prossimo film “Beautiful girl”: le riprese inizieranno a novembre. Non poteva mancare, Marco Bruschini, direttore dell’Atim con maglia Let’s Marche che sarà il leit motiv per promuovere la stagione turistica al motto di “Marcheggiamo”. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico