«Più aiuti per l’accoglienza». Sos da Porto San Giorgio mobilitato, in città già 77 persone dal Paese in guerra

Il sindaco Nicola Loira e l’assessore Francesco Gramegna
PORTO SAN GIORGIO  - «Il Comune è pronto ad affrontare il tema dell’accoglienza dei profughi ucraini mettendo in campo risorse e coinvolgendo le...

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PORTO SAN GIORGIO  - «Il Comune è pronto ad affrontare il tema dellaccoglienza dei profughi ucraini mettendo in campo risorse e coinvolgendo le associazioni cittadine per favorire l’integrazione di bambini e famiglie».

 


Lo afferma l’assessore alle Politiche sociali di Porto San Giorgio Francesco Gramegna nella presentazione di un nuovo piano che riguarda gli attuali ospiti giunti dal Paese flagellato dalla guerra e i futuri arrivi. «Sono 77 gli ucraini residenti in città – prosegue Gramegna - . Intendiamo coinvolgere anche loro in favore dei propri concittadini. I nostri uffici, dopo la prima fase dell’emergenza, si sono attivati per chiedere alle associazioni locali (sportive, culturali e sociali) di segnalare la loro disponibilità ad offrire servizi o agevolazioni ai profughi, soprattutto minori, in relazione alle loro attività. Le prime indicazioni che ho avuto modo di raccogliere sono state positive. Gli ucraini residenti in città possono mettersi a disposizione (in termini di ore o di giorni) come facilitatori linguistici se ritenuto necessario. Il numero da contattare è quello dell’ufficio Politiche Sociali (0734.680255)».

Sul fronte degli aiuti, dopo aver lanciato la campagna di solidarietà ‘Porto San Giorgio aiuta l’Ucraina’ con i Centri-raccolta, il Comune ha definito con l’Ambito sociale le linee-guida per l’accoglienza e l’assistenza sanitaria nel nostro territorio. «Attualmente le persone che vengono a ritirare i beni di prima necessità sono 93, di cui 43 minori», dice il coordinatore del Gruppo di Protezione civile cittadina Luciano Pazzi.


«Le scorte a disposizione - rimarca - sono quasi esaurite, possiamo andare avanti solo per altri pochi giorni». Presso i locali comunali di via Costa n. 1 prosegue pertanto la raccolta dei beni. «Bisogna mettere in campo continue iniziative di solidarietà, soprattutto presso supermercati, per cercare di soddisfare le esigenze dei profughi che hanno consuetudini alimentari differenti dai nostri – aggiunge il sindaco Nicola Loira - . Valuteremo altre iniziative, chiediamo a cittadini di collaborare perché l’emergenza continua».

 

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Corriere Adriatico