Annarita Pilotti alla guida di Confindustria Moda. E al Pitti (oggi la chiusura a Firenze) scatta il piano per gli incentivi

Anche il gruppo Tod’s è in vetrina con il marchio Fay

Pilotti alla guida di Confindustria Moda. E al Pitti (oggi la chiusura a Firenze) scatta il piano per gli incentivi
FERMO L’asse della moda tra Milano, Firenze e Roma. L’imprenditrice Annarita Pilotti di Porto Sant’Elpidio è diventata presidente ad interim di...

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FERMO L’asse della moda tra Milano, Firenze e Roma. L’imprenditrice Annarita Pilotti di Porto Sant’Elpidio è diventata presidente ad interim di Confindustria Moda. Questo perché a seguito dello strappo di Smi-Sistema Moda Italia, che ha deciso di uscire da Confindustria Moda, il presidente in carica Ercole Botto Poala ha rassegnato le dimissioni per decadenza dei requisiti previsti dallo statuto. Per cui Pilotti, che era vicepresidente, avrà ora il compito di governare Confindustria Moda in questo momento piuttosto delicato in cui è a rischio anche l’esistenza della stessa associazione senza il suo attore principale. 

Il luogo

Lo strappo si è consumato a Milano mentre a Firenze era in corso l’inaugurazione di Pitti Uomo. E da Roma era arrivato il ministro delle imprese e del made in Italy Adolfo Urso che ha sottolineato come uno dei principali obiettivi della legge made in Italy sia quello di incrementare la produzione italiana. Il ministro ha evidenziato alcuni provvedimenti che hanno questo fine. Il primo è l'incentivo reshoring destinato a chi riporterà le sue produzioni dall'estero in Italia. Chi lo farà avrà una tassazione ridotta del 50%. O meglio, non costituirà base imponibile la metà del reddito generato dalle attività che sono rientrate in Italia e che prima venivano svolte fuori Ue. Agevolazione che durerà 5 anni. Il secondo è il disincentivo a delocalizzare. Se un'azienda che ha ricevuto dei contributi pubblici dovesse trasferire la produzione all'estero entro 10 anni successivi (prima erano 5) dall'erogazione dell'incentivo, sarà chiamata a restituire allo Stato l'aiuto che aveva incassato. Lo stesso ministro ha parlato di 13 miliardi di euro a disposizione, per il biennio 2024-2025, per la digitalizzazione e l'efficientamento energetico delle imprese. Di cui il 10% può essere utilizzato per la formazione di chi dovrà utilizzare i nuovi macchinari. Nessun commento per il credito di imposta che era stato toccato nell’intervento di Sergio Tamborini, presidente della ribelle Smi. Il Pitti Uomo chiude i battenti oggi. Tra i maggiori protagonisti dell’edizione 105 c’è il marchio Fay, posseduto dal gruppo Tod’s. Nei suggestivi spazi della Polveriera, il marchio ha presentato una speciale limited edition dell’iconico 4 Ganci. Sono 105 esemplari realizzati ognuno utilizzando tende dell’esercito Usa rimaste stoccate in un magazzino a Napoli subito dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Il commento

«Per ogni tenda di canvas triplo ritorto è stata ricavata una giacca 4 Ganci Limited Edition per un risultato finale davvero apprezzabile» ha detto il giornalista Michele Lupi, protagonista insieme al fotografo inglese, ma residente a Venezia, James Mollison e al videomaker Alex Healey del progetto Fay Archive. Tra il 2021 e il 2023 i tre hanno toccato i quattro angoli del mondo (Islanda, Cile, Alaska e Nepal) per testare i prodotti facendoli indossare a chi vive e lavora nei luoghi più inospitali della Terra.

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Corriere Adriatico