In mare c’è Blucy, il drone che studia i fondali anche a più di 200 metri di profondità

In mare c’è Blucy, il drone che studia i fondali anche a più di 200 metri di profondità
PEDASO  - La Regione è impegnata insieme a un team di ricercatori italiani e croati e altre istituzioni nello sviluppo di un innovativo drone sottomarino in grado di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PEDASO  - La Regione è impegnata insieme a un team di ricercatori italiani e croati e altre istituzioni nello sviluppo di un innovativo drone sottomarino in grado di monitorare lo stato di salute dei fondali dell’Adriatico raggiungendo oltre 200 metri di profondità.

 

Un’attività sviluppata nell’ambito del progetto Sushidrop che rappresenta, tra l’altro, un importante strumento innovativo di monitoraggio degli ecosistemi del mar Adriatico e di applicazione di nuove tecnologie al mondo della pesca in sinergia tra professionisti, ricercatori ed enti pubblici.


«La Blue Economy – ha sottolineato il vicepresidente della giunta regionale e assessore allo Sviluppo economico e Pesca marittima Mirco Carloni- costituisce una fondamentale leva di crescita per l’economia regionale ed il trasferimento tecnologico è essenziale per contribuire ad aumentare il livello di innovazione e sostenibilità di questo settore». L’obiettivo principale del drone chiamato Blucy è quello di acquisire, attraverso metodi di campionamento non invasivi, un’ampia mole di dati e di monitorare gli habitat marini grazie alla presenza dei diversi sensori che permettono la caratterizzazione dell’ambiente marino dal punto di vista geofisico e biologico. Realizzato nell’ambito del progetto Sushidrop finanziato dal Programma Interreg Italia Croazia, il drone sta affrontando la sua seconda missione al largo di Pedaso.

La Regione coordina le attività di divulgazione e di informazione. I test effettuati serviranno per confermare le capacità e le prestazioni del drone sottomarino che è dotato di fotocamere e di un sonar con tecnologia multibeam (ideale per la misura delle profondità marine e della loro rappresentazione cartografica) e navigherà in maniera autonoma. La missione si svolge nella zona denominata Scogli di Pedaso. Un’area che si trova a circa 30 miglia al largo di Pedaso considerata di grande interesse in quanto si tratta di fondali poco battuti,

 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico