OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
MORESCO - Sono passati 10 anni ma il ricordo non muore e la battaglia continua. Quella per la verità sulla morte di Roberto Straccia, lo studente universitario di Moresco ritrovato senza vita in mare a Bari dopo essere scomparso il mese prima da Pescara.
Martedì prossimo alle ore 18, appunto a 10 anni esatti dalla scomparsa, si terrà una nuova iniziativa sul Ponte del mare nella città abruzzese.
In questi anni l’inchiesta è andata avanti fra colpi di scena e archiviazioni, con la magistratura che ha battuto soprattutto la pista del suicidio. Ma, a mano a mano, quella che un tempo era solo la tesi di genitori e amici si sta trasformando in un’ipotesi più che accreditata: il giovane sarebbe morto per uno scambio di persona, vittima di un omicidio maturato nel mondo della malavita. L’ultima testimonianza in tal senso è arrivata da un pentito che in tv, da “Chi l’ha visto?”, ha raccontato che il ragazzo sarebbe stato tramortito con un colpo in testa, quindi portato in auto in Puglia e segretato per giorni nel Foggiano. Alla fine caricato su una barchetta e portato al largo, con un oggetto pesante attaccato al corpo.
Ma pochi giorni dopo, il 7 gennaio 2012, lo stesso corpo era riaffiorato davanti alla costa di Bari, gettando nel dolore i suoi e aprendo un giallo che ancora non si è risolto. Ma che la magistratura, rimarcano dall’associazione, a questo punto ha il dovere di tornare a scandagliare. Per trovare, e finalmente, la verità.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico