Monterubbiano, terribile schianto Il giovane papà è in fin di vita

La Fiat 500 di Francesco Paoloni (a destra) dopo l'incidente
FERMO - Lotta tra la vita e la morte Francesco Paoloni, 31 anni, papà di una bambina di due anni, rimasto vittima di un gravissimo incidente stradale lunedì...

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FERMO - Lotta tra la vita e la morte Francesco Paoloni, 31 anni, papà di una bambina di due anni, rimasto vittima di un gravissimo incidente stradale lunedì sera sulla strada provinciale che collega la zona di Caldarette d’Ete con Monterubbiano. 


Le sue condizioni sono disperate, i medici dell’ospedale Murri non sono riusciti finora neppure ad operarlo tanto è compromesso il quadro clinico generale. Per tutta la giornata di ieri il Murri è stata una processione di familiari, parenti e amici che hanno voluto sincerarsi in prima persona della situazione e portare conforto a Milena, la compagna da cui Francesco ha avuto due anni fa una bambina e con cui stava progettando il matrimonio, ai genitori, ai nonni e a tutti gli zii e parenti. Tra questi il presidente del consiglio comunale di Fermo Lorena Massucci.

Francesco è figlio unico, lavora a Porto San Giorgio alla Comet e vive a Caldarette dove è anche attivissimo, con i suoi genitori, nell’organizzazione di feste ed eventi legati al quartiere. Un giovane pieno di vitalità e di risorse, con tante passioni, prima tra tutte quella per la sua adoratissima bambina, che da quando era nata aveva preso il primissimo posto. 

Lunedì sera si era messo alla guida della sua Fiat 500 per andare a Monterubbiano. Poco prima della zona abitata di Chiesa Nuova il giovane ha perso il controllo della sua auto e si è schiantato violentemente contro una pianta.

Una botta pazzesca che, tuttavia, non ha determinato l’apertura degli air bag forse perché, lo si capirà più tardi, il colpo è stato preso leggermente di lato. Non si sa ancora bene quale sia stato il motivo che abbia determinato il fuori strada in un tratto peraltro rettilineo. Secondo alcune testimonianze nella zona si sono visti nei giorni scorsi dei cinghiali e una delle ipotesi è che proprio uno di questi o un altro animale selvatico, possa aver attraversato improvvisamente determinando la reazione del giovane conducente. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico